Da giovane era stato un pistolero infallibile, grazie alla mitragliatrice che trasportava dentro una bara; poi aveva deciso di smettere e si era ritirato in convento. Un giorno viene a sapere che sua figlia, di cui ignorava l'esistenza, è stata rapita dal principe Orlowski che con il suo battello assale le popolazioni dei villaggi.
Note
Nel 1966 Franco Nero era stato un Django nevrotico e innovativo per l'epoca, qui è solo la parodia di se stesso. Zeppa di luoghi comuni la sceneggiatura, unico motivo di interesse (relativo) l'ambientazione nella giungla colombiana. Troppo poco.
Sequel ufficiale del celebre film di Sergio Corbucci realizzato però quando il genere era ormai morto e sepolto da un pezzo. Dirige (male) i lavori tale Nello Rossati, portando in scena una sceneggiatura che ben poco ha in comune con l'originale.
Il vecchio West è ormai al tramonto, non è più tempo di pistoleri. Da quindici anni Django, dismessi i panni di uomo d'armi e d'azione, vive in un convento del Centroamerica, da umile frate, sotto il nome di Padre Ignacio. Torna però in azione dopo aver appreso che la figlia Marisol, di cui aveva ignorato l'esistenza, è caduta nelle mani di Orlowsky, un nobile… leggi tutto
A circa venti anni dal primo "Django" arriva il sequel ufficiale ed è un film di avventura con elementi western. Alla regia non c'è più Corbucci, ma un regista poco avvezzo con opere di genere che, nonostante questo, se la cava bene.
Sceneggiatura con momenti interessanti (sparatoria nel convento e la sparatoria al casino) e capace di caratterizzare in modo molto… leggi tutto
Nello Rossati non fa proprio un brutto lavoro riportando in vita a 20 anni dalla sua prima apparizione, l'originale Django di Franco Nero, Corbucci e Rossetti, che ritroviamo in clausura in Messico. La prima cosa che ci salta all'occhio è l'ambientazione. Siamo inverosimilmente in Messico, visto che la foresta colombiana in cui è stata girata la pellicola non c'entra nulla col Messico e la sua… leggi tutto
Il vecchio West è ormai al tramonto, non è più tempo di pistoleri. Da quindici anni Django, dismessi i panni di uomo d'armi e d'azione, vive in un convento del Centroamerica, da umile frate, sotto il nome di Padre Ignacio. Torna però in azione dopo aver appreso che la figlia Marisol, di cui aveva ignorato l'esistenza, è caduta nelle mani di Orlowsky, un nobile…
L'idea di un revival del genere spaghetti-western a metà anni '80 fu un mix formato da un 98% di dolce nostalgia e appena 2% di sano realismo. Parliamo di un genere che aveva vissuto il suo momento magico nella seconda metà degli anni '60 e che era poi in qualche modo sopravvissuto, sebbene contaminato da altri generi, fino a metà anni '70. Erano insomma passati oltre 10…
Django 2 - Il grande ritorno '1987 - Nello Rossati.
Ci troviamo dinanzi a quello che a distanza di vent'anni doveva essere il seguito ufficiale, del meraviglioso caposaldo del genere spaghetti western, diretto da Sergio Corbucci nel '1966. Il risultato si concretizza in un mediocre film d'avventura dalle sfumature “Rambesche” come se ne vedevano molti a cavallo…
Django 2, a oltre vent'anni dal primo capitolo, è un'operazione palesemente commerciale: una sceneggiatura campata in aria (Franco Reggiani e Nello Rossati) vorrebbe ripercorrere le gesta del grandioso pistolero messo in scena da Corbucci nel 1966, ma non bastano le presenze del medesimo protagonista - Franco Nero, sempre professionale anche in queste occasioni - e della sua fedele…
Sta per arrivare il western firmato Tarantino che, insieme ad altri titoli, potrebbero dare nuova vita al genere. Anche se c'è sempre qualcuno che continuerà a sentenziare ingiustamente che il western è morto,…
A circa venti anni dal primo "Django" arriva il sequel ufficiale ed è un film di avventura con elementi western. Alla regia non c'è più Corbucci, ma un regista poco avvezzo con opere di genere che, nonostante questo, se la cava bene.
Sceneggiatura con momenti interessanti (sparatoria nel convento e la sparatoria al casino) e capace di caratterizzare in modo molto…
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Commenti (2) vedi tutti
Sequel ufficiale del celebre film di Sergio Corbucci realizzato però quando il genere era ormai morto e sepolto da un pezzo. Dirige (male) i lavori tale Nello Rossati, portando in scena una sceneggiatura che ben poco ha in comune con l'originale.
leggi la recensione completa di marcopolo30non è brutto, però non ha nulla a che vedere con il primo. voto 6+
commento di Cipolla Colt