La nascita e lo sviluppo del crimine organizzato a "Cidade de Deus", una delle più disgraziate e pericolose favelas di Rio de Janeiro, tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli '80. Davanti agli occhi di Buscapé, un timido undicenne che sogna di fare il fotografo, scorrono le vite, le lotte, gli amori e le morti di una serie di personaggi. Fra questi c'è Dadinho, un adolescente che aspira a diventare il peggior criminale di Rio e inizia il suo apprendistato entrando al servizio di Cabeleira. Con il passare del tempo, si rende conto che lo spaccio di droga è più redditizio delle rapine e mette su un traffico di cocaina che lo trasformerà nel più temuto e rispettato narcotrafficante della città...
Note
Per raccontare un decennio di violenza, sommovimenti socio-culturali e droghe nella "Città di Dio" ai piedi di Rio, Meirelles filtra il romanzo-fiume di partenza (di Paulo Lins) attraverso lo sguardo di un ragazzo che mai "da esterno", anzi sempre inzuppato fino al collo nel caos dell'ambiente, trascorre gli anni maturando. Più che (com'è stato detto) spettacolarizzare la miseria, il film ha il difetto di essere tutto derivativo; ma è pure vitale, sanguigno, ansioso, esplicito, fangoso, nudo e crudo. Stilisticamente, è in equilibrio precario tra glamour sporco e dimostrazione. Però non infastidisce, dà spesso prova di essere in grado di montare la tensione e il ritmo, di riuscire in scelte narrative abbastanza ardite e di orchestrare una polifonia di volti, voci e corpi davvero notevole.
"City of God" è una sorta di "Quei bravi ragazzi" in salsa brasiliana, ma con il degrado delle popolosa "città di Dio" al posto dei lussureggianti locali newyorchesi. La crudezza di molte scene arriva a segno nonostante la calcolata stilizzazione della violenza tolga un po' di autenticità al realismo della storia. Funziona bene il ritmo frenetico.
La storia della Città di Dio, un decennio di violenze nella città di las ai piedi di Rio. Tra rapine, spaccio di droga, baby assassini, corruzione e guerra tra bande, un giovane corona il suo sogno diventando fotografo di cronaca criminale per un giornale locale. Bel film con una regia favolosa e belle le musiche groove che lo accompagnano. Voto 8.
Storie di vita e (soprattutto) di morte si snodano e si avviluppano vorticosamente in un film che entra nelle viscere della ciudad dolente, pullulante di bassifondi infernali, violenti e disperati. Sintesi perfetta tra romanzo di formazione e documento storico-sociologico di una delle realtà più brutali della nostra civiltà.
Voto: 10 pequeno
Un film da vedere assolutamente. Uno dei film con più morti-minuto che io abbia visto, eppure il film che condanna più fortemente la violenza non esiste. La macchina fotografica è più potente di una pistola, la violenza non ripaga mai.
Film non rigorosamente realistico, ma che ha il pregio a mostrarci la realtà da noi inimmaginata delle favelas. Dà l'impressione di voler mostrare la storia della criminalità delle favelas in modo enciclopedico, ma non annoia e mantiene il ritmo serrato (da calcio brasiliano). Nero e giocoso. Da vedere.
Lucida analisi dell'influenza del crimine nella vita dei meno abbienti. Serratissimo il ritmo, profonda l'analisi sociale e nessuna comoda risposta ad addolcire la pillola allo spettatore.
Onesta, disturbante, truce e, paradossalmente, attraente scorsa sociologica delle inquiete favelas. Non manca qualche iperbole narrativa "over the top", ma davanti a un film di tale potenza visiva e cronachistica, è un difetto che passa tranquillamente in secondo piano.
Uno spaccato della vita di una favela chiamata "La città di Dio". Con l'ascesa al "potere" di una banda e tutte le relative faccende. Ritmo alto per tutta la durata, accompagnato da una regia molto ben curata. Davvero un bel film.
Ruvido, sanguigno, polveroso, apocalittico. Tra Scorsese e Tarantino, un film sulla violenza e nella violenza , un film polare, grottesco,e riuscitissimo. Gigantesco.
Siamo nella zona del capolavoro. Tantissimi grandisimi meriti al regista che fa uso del flashback in modo divino e gestisce brillantemente una storia che intriga e tiene lo spettatore attento. strepitosa la sceneggiatura. Voto 7,5
La città di Dio, megafavela brasiliana, è un posto dal quale difficilmente si esce vivi. La morte è in agguato ad ogni angolo di strada o vicolo scalcinato. La vita è senza speranza e si cerca, fin da giovanissimi, una via d’uscita dal mortale anonimato, nell’unico modo che si riesce a concepire in una realtà del genere: ricorrendo alla violenza.… leggi tutto
Girato piuttosto bene e con mano sicura, mi sembra però che il film sconti difetti piuttosto gravi. Innanzi tutto la sua natura derivativa. Troppo derivativa. I rimandi a Scorsese e in generale a tutto il cinema americano, lasciano la fastidiosissima sensazione di voler piacere a tutti. Inoltre Meirelles mi sembra ben felice di mostrare efferatezze e ingiustizie nella favelas, senza… leggi tutto
Film (e in alcuni casi serie televisive) ambientati in grandi città e con un attenzione particolare verso l'ambientazione metropolitana-urbana a livello registico e fotografico.
Questa lista (in continuo…
Siamo tutti chiusi in casa, per cui mi sembra il momento adatto per consigliare qualche film da vedere comodamente in streaming. Dopo i consigli Netflix, ecco 10 film che potete trovare attualmente su Amazon Prime…
Ciao a tutti! Come al solito inserisco la playlist delle mie visioni. Questa volta i titoli sono veramente tanti e per tutti i gusti...
Oltre ai Film, elenco anche le Serie TV concluse:
The New Pope;…
Film Importante: riesce a racchiudere sia un periodo storico dei bassifondi di Rio sia le varie vite personali e sentimentali dei protagonisti; il tutto raccontato con un animo rassegnato ma dall'intelligente capacità di autoironia. Il ritmo è sempre frenetico e alla fine dell'estate due ore abbondanti si esce arricchiti da questa esperienza raccontata e vissuta dall'interno.…
Se anche a voi piacciono le LOCANDINE, qui ne trovate "quasi" 140. Si alternano le mie preferite (ante 1960) alle più recenti e tutte riguardano film che hanno un solo elemento in…
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Commenti (18) vedi tutti
"City of God" è una sorta di "Quei bravi ragazzi" in salsa brasiliana, ma con il degrado delle popolosa "città di Dio" al posto dei lussureggianti locali newyorchesi. La crudezza di molte scene arriva a segno nonostante la calcolata stilizzazione della violenza tolga un po' di autenticità al realismo della storia. Funziona bene il ritmo frenetico.
commento di Peppe ComuneLa storia della Città di Dio, un decennio di violenze nella città di las ai piedi di Rio. Tra rapine, spaccio di droga, baby assassini, corruzione e guerra tra bande, un giovane corona il suo sogno diventando fotografo di cronaca criminale per un giornale locale. Bel film con una regia favolosa e belle le musiche groove che lo accompagnano. Voto 8.
commento di SuperFioreStorie di vita e (soprattutto) di morte si snodano e si avviluppano vorticosamente in un film che entra nelle viscere della ciudad dolente, pullulante di bassifondi infernali, violenti e disperati. Sintesi perfetta tra romanzo di formazione e documento storico-sociologico di una delle realtà più brutali della nostra civiltà. Voto: 10 pequeno
commento di ProfessorAbronsiusUn film da vedere assolutamente. Uno dei film con più morti-minuto che io abbia visto, eppure il film che condanna più fortemente la violenza non esiste. La macchina fotografica è più potente di una pistola, la violenza non ripaga mai.
commento di gabrielelaszloFilm non rigorosamente realistico, ma che ha il pregio a mostrarci la realtà da noi inimmaginata delle favelas. Dà l'impressione di voler mostrare la storia della criminalità delle favelas in modo enciclopedico, ma non annoia e mantiene il ritmo serrato (da calcio brasiliano). Nero e giocoso. Da vedere.
commento di filobusLucida analisi dell'influenza del crimine nella vita dei meno abbienti. Serratissimo il ritmo, profonda l'analisi sociale e nessuna comoda risposta ad addolcire la pillola allo spettatore.
leggi la recensione completa di marcopolo30Onesta, disturbante, truce e, paradossalmente, attraente scorsa sociologica delle inquiete favelas. Non manca qualche iperbole narrativa "over the top", ma davanti a un film di tale potenza visiva e cronachistica, è un difetto che passa tranquillamente in secondo piano.
commento di Stefano LA me 'sti Films Brasiliani ultimamente su "Rai 2" di Notte proprio non mi dicono nulla : bassifondi e casini e basta !!! voto.0.
commento di chribio1voto al film 6 1/2
commento di sissi2000ottimo film superbamente girato e interpretato. Voto 7
commento di superbattoUno spaccato della vita di una favela chiamata "La città di Dio". Con l'ascesa al "potere" di una banda e tutte le relative faccende. Ritmo alto per tutta la durata, accompagnato da una regia molto ben curata. Davvero un bel film.
commento di MondoMarcioUn film di denuncia sulla drammatica situazione delle favelas. Tratto da una storia vera. Da vedere, per avvicinarsi ad una realtà a noi sconosciuta.
commento di CarrelsStilisticamente Good Fellas o Boogie Nights…in salsa carioca!
commento di moviemanMagnifico perchè descrive ottimamente la vita nelle favelas utilizzando una regia vivace e vorticosa. Imperdibile
commento di sonicyouthRuvido, sanguigno, polveroso, apocalittico. Tra Scorsese e Tarantino, un film sulla violenza e nella violenza , un film polare, grottesco,e riuscitissimo. Gigantesco.
commento di brandoscorsesiano.very good
commento di laragazzasulponteSiamo nella zona del capolavoro. Tantissimi grandisimi meriti al regista che fa uso del flashback in modo divino e gestisce brillantemente una storia che intriga e tiene lo spettatore attento. strepitosa la sceneggiatura. Voto 7,5
commento di supadanyFantastico, emozionante! E la cosa migliore è che soltanto uno degli attori è professionista. Da vedere ASSOLUTAMENTE!
commento di mobo