Siamo verso la fine degli anni Venti, in Ucraina, dove - come nel resto del URSS - si sta mettendo mano alla collettivizzazione delle terre, non senza attriti nella popolazione. È in questo quadro che si svolga la vicenda del giovane contadino Vasilij, che si batta per la modernizzazione dei mezzi di produzione agricoli e per la collettivizzazione. Incontrerà la morte per mano di un altro giovane come lui, ostile al cambiamento.
È tragico che sia stato un ucraino a girare quest'inno all'agricoltura sovietica qualche anno prima della grande e procurata fame.
Ma dove la propaganda viene dimenticata dominano i cieli, i volti, le coppie, i "quadri", che, a mdp quasi immobile, danno al tutto una potenza da grande romanzo russo - e c'è pure uno sprazzo d'ironia.
VOTO 10/10 La terra di Aleksandr Dovzenko è ambientato in Ucraina al tempo della collettivizzazione delle terre. Nel corso di questa fase di transizione e trasformazione economica, un gruppo di agricoltori decide di fondare una cooperativa per avvalersi di nuove tecniche agricole e nuovi macchinari. I kulaki si oppongono vigorosamente a questo progetto e uccidono il principale sostenitore… leggi tutto
Voto 4,5. Vedo che per i precedenti giudizi si tratta di un capolavoro o giù di lì. Io confesso di aver trovato questo film un vero macigno e non mi è piaciuto affatto. Mi ha detto poco, l’ho trovato statico, didascalico, molto molto datato e privo di fascino figurativo. [28.02.2010] leggi tutto
La Legge delle Cinque Sp(h)ighe.
Piano Quinquennale →→ Un po' così, alla Carlona.
Collettivizzazione →→ Incorporazione.
Dekulakizzazione →→ Denazificazione.
Tra il…
La terra non appartiene ai proprietari di essa, ma a chi effettivamente vi lavora, quindi i contadini, per secoli sfruttati e sottomessi in varie forme giuridiche ai più ricchi, con la rivoluzione bolscevica, possono rialzare finalmente la testa... per lo meno nelle zone profonde dell'est Europa, in cui il comunismo ha trionfato, imponendo la collettivizzazione dei terreni, un…
Giù le mani dal mio spazio vitale!
Sullo scandalo metallico / di armi in uso e in disuso, a guidare la colonna / di dolore e di fumo che lascia le infinite battaglie al calar della sera, la…
Riporto qui un virgolettato di Maurizio Gily, “consulente in viticoltura sostenibile e biologica, divulgatore scientifico, coordinatore di progetti di ricerca e sviluppo e docente presso l’Università…
Tenendo conto dei titoli che sono stati votati da almeno 25 utenti, questi dovrebbero essere i film preferiti dagli iscritti a FILMTV.IT (se mi è sfuggito qualche titolo, vi invito a segnalarmelo)
Il mondo non ha catene, così come l’uomo quando nasce. Dovženko unisce l’eterna libertà della natura a quella dei contadini che espropriano la terra dei ricchi – i famosi kulak – scavando nel corpo dei protagonisti la sofferenza di lotte interminabili, accompagnate da spensierati momenti liberatori che culminano, ironicamente, con l’ennesimo colpo di…
"...E dopo, quando abbiamo fatto un secondo film e un terzo sapevamo bene che non ci sono solo i problemi sociali. Abbiamo anche alcuni problemi ontologici e ora credo che un bell'ammasso di merda sia in arrivo dal…
Il cuore della dodicesima è la trinità viva e attiva Lynch - Malick - Mann. Tre diverse coordinate degli Stati Uniti odierni più sconfinati. Qualche parola d'accompagnamento è necessaria…
Il titolo non necessita davvero di molte spiegazioni. Il legame tra i fratelli è archetipico (pensate a Caino ed Abele ;-) e il cinema ci si è soffermato un'infinita di volte. Ci arrischiamo quindi in questo mare…
Dopo l'avvento del sonoro, 7 grandi opere fra classici e sperimentazioni. In ordine cronologico. --- In riserva: L'angelo azzurro (1930) Tabù (1931) Il vampiro (1931) La guerra lampo dei fratelli Marx (1933)…
VOTO 10/10 La terra di Aleksandr Dovzenko è ambientato in Ucraina al tempo della collettivizzazione delle terre. Nel corso di questa fase di transizione e trasformazione economica, un gruppo di agricoltori decide di fondare una cooperativa per avvalersi di nuove tecniche agricole e nuovi macchinari. I kulaki si oppongono vigorosamente a questo progetto e uccidono il principale sostenitore…
Voto 4,5. Vedo che per i precedenti giudizi si tratta di un capolavoro o giù di lì. Io confesso di aver trovato questo film un vero macigno e non mi è piaciuto affatto. Mi ha detto poco, l’ho trovato statico, didascalico, molto molto datato e privo di fascino figurativo. [28.02.2010]
Capolavoro assoluto dell'ucraino Aleksandr Dovzenko, uno splendido poema lirico che rifugge le trappole dell'estetismo e della propaganda (nonostante i diktat imposti dalla produzione) con la freschezza dell'ispirazione e con la limpidezza creativa di una straordinaria messinscena. Ambientato nell'Ucraina del 1929, quando, cioè, la collettivizzazione della terra…
Esce il monumentale film di Soderbergh sul Che, impossibile resistere al desiderio di mettere tutto a soqquadro con una bella taglist sulla Rivoluzione. Il tema è chiaro e facile. Qui si parla di ribaltare il mondo,…
Non è tanto semplice descrivere un capolavoro: l'unica cosa da dire è che si deve vedere. Il dubbio principale che mi ha lasciato è se mi sia piaciuto di più "La terra" o "Arsenal" (1928), altro grandissimo film di Dovzenko. Quel che è certo è che "La terra" è uno sconvolgente poema lirico, con l'afflato panteista delle "Georgiche" di Virgilio. Il…
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Commenti (2) vedi tutti
È tragico che sia stato un ucraino a girare quest'inno all'agricoltura sovietica qualche anno prima della grande e procurata fame. Ma dove la propaganda viene dimenticata dominano i cieli, i volti, le coppie, i "quadri", che, a mdp quasi immobile, danno al tutto una potenza da grande romanzo russo - e c'è pure uno sprazzo d'ironia.
commento di catcarlo8
commento di Max76