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Cloud Atlas

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Regia di Tom Tykwer, Andy Wachowski, Lana Wachowski

Con Tom Hanks, Hugo Weaving, Jim Sturgess, Hugh Grant, Halle Berry, Susan Sarandon, Ben Whishaw, Jim Broadbent, Keith David, James D'Arcy... Vedi cast completo

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  • Sky Cinema Drama
  • canale 308
  • Ore 04:15
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Trama

Sei differenti storie, ambientate in sei epoche e sei luoghi differenti, nascondono un sottile filo comune che le lega le une alle altre per raccontare come le azioni di un singolo individuo si ripercuotano sul passato, sul presente e sul futuro dell'altro. La prima storia, situata nel sud del Pacifico nel 1849, segue il viaggio di Adam Ewing, un notaio di San Francisco arrivato nelle isole Chatham, a est della Nuova Zelanda, dove scopre gli orrori della tratta degli schiavi. La seconda vicenda, ambientata ad Edimburgo nel 1936, fotografa l'esistenza di Robert Frobisher, un giovane musicista inglese squattrinato, che trova lavoro presso un compositore. Il terzo episodio, sullo sfondo della California del 1973, mostra la giornalista Luisa Rey, impegnata nelle indagini su un caso di corruzione e omicidio all'interno di una centrale nucleare. La quarta avventura, con set nella Gran Bretagna nel 2012, ripercorre la rocambolesca fuga di Timothy Cavendish, un piccole editore che, per sfuggire alle ire dei creditori, si rifugia in una casa di cura dalla quale non può più uscire. Il quinto racconto, sviluppato in una città dell'Estremo Oriente in un distopico futuro prossimo, si concentra sulla vicenda di Sonmi 451, un clone destinato a una condanna di morte per aver osato sfidare la società capitalista che sfrutta il suo lavoro. Il sesto e conclusivo capitolo, infine, si concentra, durante un futuro post apocalittico, sulla visita di Meronym, una delle ultime esponenti della società tecnologicamente avanzata sopravvissuta, a Zachry, il membro di una tribù primitiva che vive alle Hawaii.

Approfondimento

CLOUD ATLAS: UNA STORIA LUNGA 5 SECOLI

Tratto dal romanzo best-seller L'atlante delle nuvole di David Mitchell, Cloud Atlas racconta una storia in cui, nell'arco di 500 anni, i personaggi si incontrano e si riuniscono da una vita all'altra, nascendo e morendo più volte. Le conseguenze di ogni singola scelta o decisione dei protagonisti di una storia ricadono sulle vite di tutti gli altri in un continuo ciclo che lega passato, presente e futuro. Ogni attore presente nel cast è chiamato a interpretare personaggi diversi ogni qualvolta che la storia cambia dimensione temporale e attraversa cinque differenti secoli, ponendosi domande sulla vita e sullo scopo dell'umanità. Ad adattare il romanzo per il grande schermo sono i fratelli Wachowski insieme al regista Tom Tykwer, affascinati dall'idea di poter esplorare l'umanità e i sentimenti che la caratterizzano andando oltre i confini di razza e sesso e di tempo e spazio. Dalla prima vicenda ambientata a San Francisco nel 1849 all'ultima che ha per set il devastato paesaggio dell'anno 2300, ogni scenario si amalgama con il precedente attraverso transizioni fluide che rivelano il perché del collegamento e rendono il corpus del racconto un tuttuno, senza far avvertire che si tratta di sei storie diverse: man mano ci si sposta nel tempo, le connessioni appaiono sempre più strette e i personaggi meno lontani. In un universo in cui la reincarnazione è possibile, ogni personaggio ritorna in vita attraverso identità diverse e i conflitti derivanti da un'epoca precedente possono essere risolti nelle nuove vite. Una parte importante di Cloud Atlas è occupata poi da una grande storia d'amore che, passando attraverso i secoli, viene vissuta a poco a poco e finisce con l'influenzare le scelte esistenziali che i due giovani innamorati fanno nelle loro varie vite.
Inoltre, i tre registi scelgono di adattare le sei differenti storie raccontate da Mitchell facendole divenire sei differenti generi cinematografici - drammatico, sentimentale, thriller, commedia, fantascienza e avventura - all'interno della stessa opera e creando in questo modo un mosaico che acquista significato solo nella sua totalità.

ATTORI SENZA GENERE ED ETÀ A SPASSO NEL TEMPO

Prima storia: Sud Pacifico, 1849. Jim Sturgess interpreta il giovane e idealista avvocato Adam Ewing, che da San Francisco viaggia fino ad una piccola isola nel sud del Pacifico con il bigotto reverendo Horrox, interpretato da Hugh Grant, per curare gli interessi delle piantagioni di questi. Mentre si trova lì, Ewing è testimone della selvaggia fustigazione di Autua, uno degli oppressi schiavi di Horrox interpretato da David Gyasi. Ciò costringe successivamente Ewing a scegliere tra i suoi doveri professionali e le sue convinzioni morali, portando ad una decisione che si ripercuoterà nei secoli a venire. Allo stesso tempo, un altro compagno di viaggio di Ewing, l'opportunista e cattivo dottor Goose interpretato da Tom Hanks, porta avanti un percorso molto diverso e quasi opposto. Nell'episodio appaiono anche Jim Broadbent (è il pragmatico capitano Molyneux), Susan Sarandon (è una donna Horrox dallo spirito ribelle), Keith David (è lo schiavo maori Kupaka), Halle Berry (è una delle schiave Maori che lavora nella piantagione), Hugo Wearing (è il suocero di Ewing) e Doona Bae (è Tilda, la moglie di Ewing).
Seconda storia: Scozia, 1936. Ben Whishaw è l'affascinante giovane compositore Robert Frobisher. Diseredato dal padre e senza alcun futuro in Inghilterra, Frobisher lascia l'amante Rufus Sixsmith - interpretato da James D'Arcy - proponendosi di farsi un nome con le proprie forze. Riesce a divenire l'apprendista di Vyvyan Ayrs, un famoso compositore belga interpretato da un Jim Broadbent settantenne, e incomincia a lavorare a una sinfonia che si chiamerà The Cloud Atlas Sextet. Rimanendo in contatto per lettera con l'amato Sixsmith a cui scrive di un suo possibile trionfale ritorno, Frobisher sottovaluta però il potere di Ayrs fino a quando la situazione prende una piega disperata. A sostenere i personaggi principali vi sono Halle Berry nei panni della moglie trofeo di Ayrs, Hugo Weaving in quelli dell'amico di Ayrs che nasconde un brutto segreto, Hugh Grant che appare come un membro dello staff dell'albergo nel momento in cui Frobisher e Sixsmith si stanno lasciando e Tom Hanks nel ruolo dell'avido manager di una squallida locanda.
Terza storia: San Francisco, 1973. Halle Berry è la giornalista Luisa Rey, colei che scopre come la corruzione all'interno di una centrale nucleare potrebbe mettere in pericolo migliaia di vite, inemicandosi il presidente Lloyd Hooks interpretato da Hugh Grant. Nella sua ricerca della verità, Luisa è aiutata da un anziano fisico, interpretato da James D'Arcy, e da Isaac Sachs, un dipendente della centrale interpretato ancora una volta da Tom Hanks che rimane inspiegabilmente colpito dalla familiarità del volto di Luisa. Nella vicenda, trovano spazio anche Hugo Weaving (è l'assassino a cui Hooks affida il compito di eliminare Luisa), Keith David (è Napier, un uomo alle dipendenze di Hooks ma poco propenso a sopportare ulteriori ordini), l'attrice Xun Zhou nei panni di un lavoratore d'hotel, Donna Bae in quelli di una donna ispanica, David Gyasi come il padre di Luisa e Ben Whishaw nei panni di un commesso di negozi di dischi che non riesce a levarsi dalla mente una sinfonia degli anni Trenta.
Quarta storia: Inghilterra, 2012. Protagonista è Jim Broadbent nei panni di Timothy Cavendish, un piccolo editore che fa fortuna con le vendite dell'ultimo libro dello scrittore scozzese Dermont Hoggins, interpretato da Tom Hanks. Insieme al successo arrivano però anche i creditori e Timothy è costretto a rifuggiarsi in quello che crede un luogo sicuro dal quale ben presto si rende conto di non poter più uscire. Hugh Grant interpreta Denholme, il vendicativo fratello di Timothy, mentre Ben Whishaw è Georgette, l'infedele moglie di Denholme. Hugo Weaving appare come la dominatrice infermiera Noakes, Susan sarandon è l'amore perduto di Timothy, Jim Sturgess fa una comparsa come fan del calcio scozzese, James D'Arcy come lavoratore della casa di cura e Halle Berry come una donna che per qualche istante cattura lo sguardo dello scrittore Hoggins.
Quinta storia: Neo Seoul, 2144. Donna Bae è in scena come Sonmi 451, un ibrio geneticamente modificato per vivere la sua breve esistenza come cameriera in un ristorante di una distopica città sorta sulle rovine di una allegata Seoul. Incoraggiata a nutrire pensieri di rivolta dalla "sorella" Yoona 939, interpretata da Xun Zhou, Sonmi si imbarca in un percorso dal quale non può più tornare indietro. Con l'aiuto del rivoluzionario Hae-Joo Chang, interpretato da Jim Sturgess, trova il coraggio di fare i primi pericolosi passi verso una radicale insurrezione in nome della dignità. A rappresentare i repressori di questa futura società sono Hugh Grant nei panni del viscido manager del ristorante e Hugo Weaving in quelli di un burocrate sostenitore dello status quo. Halle Berry e Susan Sarandon interpretano i ruoli maschili di Ovid, il medico che libera Sonmi dal collare che limita la sua libertà, e di Yusouf Suleiman, uno scienziato che difende i diritti degli ibridi. Keith David, invece, interpreta An-Kor Apis, il capo del movimento di resistenza, mentre Tom Hanks appare come attore in un film sulla biografia dell'editore Cavendish. Jim Broadbent e James D'Arcy, infine, interpretano rispettivamente un musicista coreano e l'uomo incaricato dal govero di registrare la confessione di Sonmi.
Sesta storia: Hawaii, 2346. Tom Hanks è Zachry, un pastore di una pacifica tribù sopravvissuta al cataclisma planetario che ha costretto l'umanità salvatasi a tornare a vivere in maniera quasi primitiva. Tra i resti del passato culturale arrivato fino alla tribù vi è un'immagine di Sonmi, venerata come una dea, le cui parole sono citate da Susan Sarandon nella parte della badessa della tribù. Al cospetto di Zachry arriva Meronym, emissario di una avanzata comunità umana chiamata Prescients. Interpretata da Halle Berry, Meronym è alla ricerca di qualcosa di cui ha disperatamente bisogno e per aiutarla Zachary è costretto a mettere a rischio la propria vita, a negare quello in cui crede e a sedare i dubbi che dentro di lui si fanno sentire attraverso la voce del vecchio Georgie (in originale, doppiato da Hugo Weaving). Xun Zhou interpreta la sorella di Zachry, Jim Sturgess il cognato Adam e Ben Whishaw un compagno di tribù. Hugh Grant invece si presenta sotto le vesti del capo di una banda di guerrieri predoni cannibali mentre Keith David, David Gyasi e Jim Broadbent sono nella schiera degli illuminati Prescients.

DUE DIVERSE UNITÀ DI PRODUZIONE

Mentre da una storia all'altra quasi ogni attore interpreta un personaggio agli antipodi di quello della storia precedente o con una sorte diversa che lo fa evolvere lentamente (è il caso del meta-personaggio di Tom Hanks che da cattivo della prima storia si trasforma lentamente in eroe dell'ultima), ogni singola storia ha modo di trovare spazio in quella successiva attraverso dei rimandi. Seguendo questa logica, la cronaca del viaggio in mare di Ewing nel 1849 diventa un articolo di rivista che Frobisher legge nel 1936, le lettere di Frobisher finiscono nelle mani di Luisa Rey nel 1973 e la storia della centrale nucleare diventa il tema di un libro pubblicato da Cavendish. A loro volta, la storia di Cavendish diventa il soggetto di un film che Sonmi guarda nel 2144 e la dichiarazione di indipendenza di Sonmi viene venerata come vangelo da Zachry e dalla sua tribù nel 2346.
Con un approccio alquanto insolito, la produzione di Cloud Atlas si è divisa in due differenti unità, una guidata da Tom Tykwer e l'altra diretta da Lana e Andy Wachowski, terminando le riprese in soli tre mesi. Ciò ha richiesto però che tutte le figure chiave fossero raddoppiate, con il risultato di avere due direttori della fotografia, due scenografi, due costumisti, due responsabili per il trucco e due per il parrucco. A fianco dei Wachowski hanno lavorato lo scenografo Hugh Bateup, il direttore della fotografia John Toll, la costumista Kym Barrett e l'esperto di trucco e parrucco Jeremy Woodhead. Nell'unità di Tykwer, invece, erano presenti lo scenografo Uli Hanisch, il direttore della fotografia Frank Griebe, il costumista Pierre-Yves Gayraud e il make-up artist Daniel Parker.
Usando gli studios Babelsberg di Berlino come unità di base, i fratelli Wachowski hanno girato a Berlino, in Sassonia e a Maiorca i segmenti ambientati nel 1849, nel 2144 e nel 2346. Contemporaneamente, la squadra di Tykwer si è trasferita in Scozia per girare quelli nel 1936, nel 1973 e nel 2012, costringendo gli attori a fare la spola tra un set e l'altro.
Tykwer ha altresì composto la colonna sonora insieme a Johnny Klimek e Reinhold Heil, partendo da una sinfonia - The Cloud Atlas Sextet - che, nata nella sequenza del 1936, fa da tema portante per tutto il film.

Note

In questa trasposizione dell'omonimo romanzo di David Mitchell non tutto funziona alla perfezione. Se da un lato non riconoscere la generosità ambiziosa di un film come Cloud Atlas significa corteggiare la mediocrità dominante di un cinema incapace di gettare uno sguardo oltre al perimetro della propria, dall'altro è questa stessa generosità a rischiare di farne un informe ammasso di stili e suggestioni senza capo né coda. L'unica è vederlo e decidere in autonomia se l'imperfezione di Cloud Atlas è quella affascinante di un prodotto artigianale o quella di uno industriale venuto male.

Trailer

Commenti (22) vedi tutti

  • 6 storie scadenti in 6 epoche diverse, inframezzate tra di loro che riuscire a seguirle è già un'impresa. Non posso dire quale è la migliore o peggiore perché fanno tutte pena. Non mancano la ovvia corsa in auto e in moto volanti finali! Grazie al riassunto storie di FilmTV che almeno mi ha fatto capire qualcosa! Voto4

    commento di RemingSteele
  • Un kolossal vuoto.

    leggi la recensione completa di Carlo Ceruti
  • Opera unica, nella sua analisi di tipi animici, le cui caratteristiche vengono definite osservando diverse incarnazioni. Senza capire questo aspetto, il film può sembrare ciò che molti hanno descritto anche qui... mancando appunto di cogliere il collegamento tra le storie narrate.

    leggi la recensione completa di Souther78
  • 6 epoche, 6 storie, 6 reincarnazioni che cambieranno per sempre la storia del genere umano. Il grande ciclo della nostra esistenza tra passato, presente e futuro.

    leggi la recensione completa di CineNihilist
  • Che polpettone!!!

    commento di silviodifede
  • Evitatelo... molto meglio contemplare il soffitto, se proprio non avete altro da fare. :-(

    leggi la recensione completa di Criticatrutto
  • Pecccato, per 3/4 di film ci ho creduto ma poi le varie storie scadono in epiloghi un po'scontati. Merita comunque di essere visto.

    commento di Bladerunner76
  • Le sorelle Wachowski dirigono il loro film forse più ambizioso e autoriale, ma forse il troppo amore verso il progetto ne fa un film troppo lungo e riuscito solo in parte. Discrete le prove degli attori (ma alcune sopra le righe) e alcune soluzioni visive, ma è penalizzato da un linguaggio (perlomeno nel doppiaggio italiano) davvero inascoltabile.

    leggi la recensione completa di Roger Tornhill
  • Scorre inesorabile il corso intricato di destini ed esistenze, secondo una visione caleidoscopica e totalizzante del cosmo che mescola taoismo e suggestioni di spiritualità New Age.

    leggi la recensione completa di IlGranCinematografo
  • Film tutto da "leggere"! difficile da seguire per coloro che non hanno letto il libro!

    leggi la recensione completa di adryess
  • Rocambolesco turbinio di scene molto diverse, all'inizio disorienta, poi diventa interessante. Originale e coinvolgente. Molti personaggi ben definiti. Trucco ridicolo.

    commento di bebabi34
  • Come se il mago Otelma girasse un film sull'Antico Testamento sceneggiato da Moccia e Ron Hubbard.

    commento di Utente rimosso (SillyWalter)
  • Capisco che questo film possa generare giudizi molto diversi e ad alcuni possa sembrare un mattone senza capo ne coda:A me ha affiscinato tantissimo e lo giudico un film meraviglioso,leggerò anche il libro da cui è tratto.

    commento di rael64
  • sarà che da quello che avevo letto e dai fratelli Wachowsky mi aspettavo una pacchianata stile Aronofsky o il Malick senile, questo film non è poi così  terrificante, si lascia vedere. certo, in DVd facendo una pausa ritemprante ogni tano…

    commento di vurdalak
  • Il miglior film dei Wachowski.

    commento di Tex Murphy
  • Un film che ti spinge ad una seconda visione, quindi lontano dal cinema usa e getta… imperfetto ma gran bel meta-film con una struttura ostica ma che piano piano ripaga. Incantevole la coreana Doona Bae…

    commento di GoonieAle
  • mmmmmmmmmm…strano film

    commento di Blue Velvete
  • Film da vedere e rivedere, molto ben fatto.

    commento di bitta85
  • Film piacevole, nonostante la durata si lascia vedere, un'opera molto parlata ma che non annoia mai grazie ad un montaggio incalzante, buoni dialoghi, attori convincenti e soprattutto una colonna sonora molto emozionante ed indovinata.

    commento di NCC1701
  • Sufficiente, i Wachoski non sono più quelli di Matrix.

    commento di Marco Poggi
  • Epico, geniale, stupendo.

    commento di ironsax
  • Veloce e schietta: il film è bello ed affascinante. Avrà sicuramente un sacco di difetti, ma a me (e non solo) è piaciuto un sacco.

    commento di nibbio
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La recensione più votata è negativa

ROTOTOM di ROTOTOM
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Scult epocale. Ora vi chiacchiero dell’istoria del vero vero . Tremeberrimo d’anubliare le cervella da narrato bigio bigio, picio pacio, trikkete trakkete.   Costosissimo film indipendente, bulimico ed esploso nel tempo e nello spazio a rastrellare istanze epico- fanta - psico – filosofico raggrumando intorno al soggetto i principali generi cinematografici che hanno solcato il tempo… leggi tutto

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È noto che i fratelli Wachowski abbiano del cinema un’idea tutt’altro che intimista. Negli anni ci hanno abituati a progetti audaci, quasi sempre di ampia portata narrativa e dall’impatto altamente spettacolare. Precursori di un certo tipo di sci-fi pensante, pionieri dell’effetto speciale estetizzante, la coppia di cineasti torna su grande schermo a diversi anni dall’ultima fatica… leggi tutto

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Purtroppo temo che chi ha redatto la recensione di questo film, nella redazione di Filmtv, abbia totalmente omesso di percepirne la vera peculiarità, che invece altri siti web (non necessariamente di cinefili) hanno colto e descritto in modo assai articolato.   Veniamo al dunque: il parallelismo tra le storie narrate non è soltanto quell'esercizio di stile che qui si…

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