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Nella casa

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Regia di François Ozon

Con Fabrice Luchini, Ernst Umhauer, Kristin Scott Thomas, Emmanuelle Seigner, Denis Menochet, Bastien Ughetto, Fabrice Colson Vedi cast completo

In streaming Fonte: JustWatch VEDI TUTTI (8)

Trama

Claude (Ernst Umhauer), un giovane studente capace di esercitare il proprio fascino su tutti coloro che lo circondano, viene spinto da Germain (Fabrice Luchini), professore di letteratura, a continuare con la scrittura, materia in cui dimostra di aver talento. Affidandosi alle sue capacità manipolatorie, il ragazzo si intrufola lentamente nella vita del compagno di classe Rapha (Bastien Ughetto) e dei suoi genitori (Denis Ménochet e Emmanuelle Seigner), attirato dalle loro speranze e frustrazioni borghesi, e nella vita dell'insegnante e della moglie Jeanne (Kristin Scott Thomas), intellettuali e artisti. A poco a poco, mescolando realtà e finzione, finirà con l'alterarne equilibri e relazioni.

Approfondimento

NELLA CASA: ANALOGIE E DIFFERENZE CON LA PIÈCE TEATRALE

Nella casa è ispirato alla pièce teatrale Il ragazzo dell'ultimo banco del drammaturgo spagnolo Juan Mayorga. François Ozon è stato particolarmente colpito dalla relazione insegnante/studente e dal modo in cui Mayorga presenta il punto di vista di entrambi i personaggi. Di solito, gli studenti apprendono nozioni dai loro insegnanti ma nel caso di Il ragazzo dell'ultimo banco avviene che ad imparare qualcosa sia anche il professore. Inoltre, la pièce offre anche un dietro le quinte sul mondo della scrittura, prestandosi a una riflessione giocosa sui processi di narrazione e di immaginazione. Il rapporto che si instaura tra Germain e Claude ricorda in qualche modo il legame che si crea tra un editore e un autore, un produttore e un regista, un lettore e uno scrittore, o anche tra il pubblico e un regista. Basandosi su ciò, Ozon ha colto l'occasione tramite Nella casa di parlare indirettamente del suo lavoro, del cinema, della sua ispirazione e delle sue fonti, di quello che è il processo creativo e di come deve essere un pubblico.
Poiché il lavoro di Mayorga è un flusso continuo di dialogo, in cui non ci sono atti né scene vere e proprie e luoghi e posizioni non vengono mai specificati o differenziati, Ozon prima di ogni cosa ha dovuto creare una struttura spazio-temporale e organizzare la storia in termini di tempo e luogo. Dato che al regista piaceva l'idea che gli studenti indossassero un uniforme, usanza che in Francia non esiste più, la storia è stata collocata in una scuola  che sta conducendo un esperimento per riportare l'uso delle divise tra gli studenti. 
Molte cose sono state invece eliminate o semplificate. Nella rappresentazione, ad esempio, Rapha è descritto come uno studente molto bravo in filosofia, al contrario di Claude bravo in matematica. I dialoghi tra i ragazzi sono però troppo sofisticati e teatrali e avrebbero allontanato Ozon dal suo scopo. Di conseguenza, sono stati tagliati. Stesso destino è toccato anche alle varie riflessioni sul processo di creazione, di cui Ozon ha conservato solo quelle in linea con le sue intenzioni.
Un'altra questione fondamentale che Ozon ha dovuto affrontare ha riguardato il modo in cui si dovevano rappresentare gli scritti di Claude. La prima lettura viene lasciata per intero al personaggio di Germain ma si avvisa il pubblico che narrazione proseguirà poi nel corso di Dans la maison. Una seconda lettura avviene invece tramite la voce fuori campo del narratore Claude, mentre andando avanti la voce fuori campo comincerà a diminuire lasciando al dialogo e alle immagini il compito di prendere il sopravvento.

FRANÇOIS OZON TRA REALTÀ E FINZIONE

In Nella casa grande fascino hanno sia le lezioni di scrittura di Germain sia la scrittura di Claude. François Ozon evoca il processo di creazione narrativa senza appesantire la storia e, a prima vista, ciò che invece accade nella casa di Rapha appare piuttosto insignificante o banale, privo di elementi di mistero o da thriller. La vera sfida per il regista era infatti quella di rendere affascinante la normalità della famiglia, soffermandosi su diversi aspetti come i problemi del padre al lavoro e la sua ossessione per la Cina, l'amore del figlio Rapha per il basket e il suo affetto per Claude, la noia della madre Esther e i suoi sogni da decoratrice di interni. L'idea di Ozon era quella di rendere straordinarie situazioni che invece sono ordinarie, in modo da aumentare la tensione e coinvolgere il pubblico nella storia. Man mano poi che Dans la maison procede, allo spettatore viene chiesto un ulteriore sforzo partecipativo: il montaggio, infatti, fa sì che discernere tra la realtà delle cose e la finzione della scrittura di Claude divenga difficile, rafforzando le ellissi narrative e creando confusione. Anche nel finale, nessuno è in grado di capire cosa sia realmente successo o cosa invece sia solo frutto della fantasia di Claude.
Per di più, Ozon introduce fisicamente il personaggio di Germain nell'opera di finzione di Claude. Con riferimento a un escamotage teatrale usato anche da Ingmar Bergman in Il posto delle fragole e da Woody Allen in molti dei suoi film, Ozon evita di ricorrere agli effetti speciali e fa sì che Germain entri nel racconto di Claude per diventarne un partecipante attivo.
Come in Swimming Pool, le musiche create da Philippe Rombi accompagnano la narrazione passo dopo passo e accompagnano in maniera quasi seriale i momenti in cui la finzione ha il sopravvento sulla realtà.

SOTTOTESTI E TEMATICHE

Nonostante l'aspetto quasi naturalista, Nella casa ha un sottotesto sociale evidente. Claude è un ragazzo svantaggiato, di cui si conosce ben poco. Si sa semplicemente che il padre era diversamente abile e che non ha mai avuto una madre. Ciò che invece è abbastanza evidente sin dall'inizio è la sua non appartenenza alla stessa classe sociale di Rapha e solo nel finale si disvelano le sue umili origini, mostrando la sua modesta casa di periferia. La scoperta delle origini di Claude solo sul finale è utile, secondo Ozon, a comprendere come la sua ricerca, inizialmente ironica, per trovare posto in una famiglia perfetta si trasformi progressivamente in un sentimento di amore sulla base di una reale mancanza. Un altro aspetto da tenere in considerazione riguardo al rapporto che si sviluppa tra Germain e Claude riguarda il fatto che l'allievo non deve mai superare il maestro. A Claude piace molto il libro che Germain ha scritto e, verso la fine, si siedono come "pari" in una panchina di fronte alla casa di Rapha. In quel momento, Germain realizza che Claude è entrato nella sua vita privata e che ha incontrato sua moglie. Come conseguenza, schiaffeggia il ragazzo, dicendo che si è spinto oltre il limite e tronca ogni rapporto con lui. Come in Teorema di Pier Paolo Pasolini, Germain si rende conto che ormai tutta la sua vita privata è stata irreversibilmente alterata dalla sua relazione con Claude e prova a ristabilire le distanze. A differenza dell' "ospite" del film di Pasolini, Claude non è però un freddo manipolatore e anche lui finisce per l'essere personalmente coinvolto. Crede di potersi infiltrare nella famiglia di Rapha e di distruggerla dall'interno ma finisce con l'essere travolto dall'amore di una famiglia, in cui per lui non c'è posto. Essendo al tempo stesso narratore e attore della sua storia, Claude innamorandosi di Esther finisce con il perdere il controllo della situazione e rimanere imprigionato tra realtà e fantasia.

Note

François Ozon, con i suoi personaggi che guardano sempre all’orizzonte, è uno che ragiona sul cinema e gli stereotipi per misurare la distanza tra reale e desiderio, vita e immaginario. Così riprende gruppi di famiglia in interni alleniani, gioca esplicitamente a Teorema, occhieggia a Hitchcock. E invita lo spettatore a risolvere un mind game dove non tutto torna. Ma è proprio ciò che non torna a determinare la profondità dei personaggi, il loro spessore.

Trailer

Commenti (13) vedi tutti

  • Un gioco vouyeristico intellettuale che diverte e intriga allo stesso tempo. Secondo me la parte finale cala rispetto a una prima ora davvero di livello stratosferici, ma il risultato globale resta comunque più che buono. Luchini poi questi ruoli li interpreta come pochi.

    commento di silviodifede
  • Germain e Claude sono i due principali personaggi del film, che Ozon mette in discussione, dopo aver chiarito le rispettive ambiguità e contraddizioni nel rapporto con la realtà .

    leggi la recensione completa di laulilla
  • Bel film, coinvolgente, sebbene semplice e leggero; montaggio importante; storia originale e raccontata bene, in pratica un racconto nel racconto. Attori bravi. Significato profondo da cogliere e interpretare.

    commento di Utente rimosso (metallopesante)
  • Bel film che risente chiaramente della sua genesi teatrale senza però mai diventare noioso. Da vedere.

    leggi la recensione completa di gac
  • Film perfido e imperdibile!

    commento di sarvaego
  • Film molto francese; l'idea della trama è carina. Sviluppo contemporaneo e urbano del raccontare come forma di vita. Le vite degli altri vanno in scena in un rapporto forte fra un professore disilluso di lettere e un allievo dotato. Verso la fine si intorbida, ma l'ultima scena lo riscatta.

    commento di ENNAH
  • Un affresco tragicomico sull'ossessione per il voyeurismo della classe borghese; patinato e abbastanza lento, il racconto di Ozon si avvale in ogni caso di un tono permanentemente cupo e discrete performance.

    commento di Stefano L
  • Un film molto spinto (a livello morale)....insomma imperdibile.

    leggi la recensione completa di ezio
  • Film assolutamente da vedere! Voto: 10/10

    leggi la recensione completa di boychick
  • Film poco appassionante !

    leggi la recensione completa di chribio1
  • Ozon scava nelle relazioni umane, e lo fa mettendo in scena una piece che potrebbe essere teatrale, smontando e rimontando le dinamiche sociali in una sorta di grande fratello della realtà quotidiana. Forse spinge un po' troppo sull'acceleratore della fantasia, ottenendo comunque un risultato molto dignitoso.

    commento di slim spaccabecco
  • Ozon è uguale a me…ci facevamo le seghe entrambi pensando alle madri dei nostri compagni (e alle insegnanti).

    commento di Tex Murphy
  • Voito 6,5. [07.07.2013]

    commento di PP
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Recensioni

La recensione più votata è positiva

GARIBALDI1975 di GARIBALDI1975
10 stelle

Bellissimo! Un vero thriller fatto a mestiere. Non c'è un omicidio e nemmeno un atto di violenza. Eppure dall'inizio sino alla fine questo film tiene lo spettatore inchiodato, come in una morsa, alla poltrona nella sensazione continua che sia imminente un evento pericoloso e imprevedibile. Un film che s'ispira allo stile del thriller di Hitchcock e che sarebbe piaciuto al regista britannico. Un… leggi tutto

31 recensioni positive

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OGM di OGM
6 stelle

Impossibile osservare senza modificare il soggetto osservato. Guardare attraverso il buco della serratura è come azionare la chiave, per aprire la porta e diventare un intruso, la cui presenza curiosa si amalgama con la vita altrui, trasformandola. La casa è l’habitat del personaggio, è la sua intimità da spiare e restituire al mondo sotto forma di opera d’arte. La traduzione creativa di… leggi tutto

7 recensioni sufficienti

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chribio1 di chribio1
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Film Furbetto come il giovane Protagonista della Pellicola con altre 2 Attrici importanti del Cinema Internazionale ma la visione totale non e' per nulla appassionante e ogni tanto e' abbastanza improponibile come Storia,non si va' molto in la' con l'Accelleratore e quello che viene proposto alla fine e' stancamente noioso e stantio !.voto.1. leggi tutto

1 recensioni negative

2020
2020

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laulilla di laulilla
7 stelle

  La premessa In una piccola città francese Germain (Fabrice Luchini) è professore di letteratura al liceo Flaubert, che ha da poco ottenuto il privilegio di diventare “scuola pilota”. In conseguenza di ciò tutti gli studenti avrebbero indossato una prestigiosa uniforme per distinguersi dagli altri liceali francesi, mentre attraverso…

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2018
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2017
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jonas di jonas
8 stelle

Un insegnante di letteratura, scrittore mancato e adoratore di Flaubert, tira a campare in mezzo ad alunni svogliati finché si imbatte in Claude, dotato di non comuni capacità affabulatorie: i suoi temi raccontano le visite fatte al compagno di scuola Rapha con la scusa di aiutarlo nei compiti di matematica, ne descrivono la casa e i genitori (soprattutto la madre, una casalinga…

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Malpaso di Malpaso
6 stelle

Nella casa di François Ozon è cinema pregno di narrazione che gioca con lo spettatore, sovvertendo intenzionalmente i piani della realtà e dell'immaginazione e ripiegandosi su se stessa da un punto di vista concettuale. Perchè se da una parte abbiamo una divertente ironia sulla famiglia borghese, giudicata senza contatto diretto, seppur cercato, da una (quasi)…

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Nel mese di febbraio questo film ha ricevuto 4 voti
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ragiunatt di ragiunatt
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Germain, professore di Lettere di un liceo di provincia, ama la letteratura con tutte le sue forze. I suoi mediocri esiti giovanili e la deriva autoritaria della scuola dove insegna lo frustrano quotidianamente e i suoi alunni non sono da meno. Ma un giorno uno studente, Claude, riesce a stupirlo consegnando  un tema che dosa in modo sapiente diario e finzione, realtà e…

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2016
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Nel mese di ottobre questo film ha ricevuto 18 voti
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Trasmesso il 19 ottobre 2016 su Rsi La1
Trasmesso il 16 ottobre 2016 su Rai 5

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ezzo24 di ezzo24
7 stelle

"Ma a piedi nudi la pioggia non potrà danzare". E' questo il titolo che avrei dato a questo film, intrigante e immaginifico. Non quel "Nella casa", tanto thriller, quanto allusivamente horror. Perchè questa frase punteggia una svolta importante nella trama, e perchè ritorna, come quell'incipit elegiaco che scandisce l'intero racconto, come il numero di pagina di un testo…

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gac di gac
8 stelle

Bel film che risente chiaramente della sua genesi teatrale senza però mai diventare noioso... con una interessante struttura narrativa il regista coinvolge lo spettatore in una storia dov'è il vero soggetto è la costruzione della storia stessa. Bravi gli attori, ma una menzione particolare al regista in questo suo gioco da un po'funambolico dove narrato e narrante si…

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Trasmesso l'11 ottobre 2016 su Rai 5
Nel mese di giugno questo film ha ricevuto 4 voti
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Recensione

boychick di boychick
10 stelle

Film che si merita tutte e 5 le stelle a mio avviso. D'altronde, come posso non attribuire il massimo punteggio ad un film che mi ha conquistato sin dall'inizio, che è stato interpretato magnificamente e che è riuscito ad unire il dramma, il mistero, il giallo in un'unica pellicola? Ottimi dialoghi, ottima storia, perfetta e adeguata la colonna sonora. Perfetta la regia e la…

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Nel mese di aprile questo film ha ricevuto 4 voti
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