Antonio e Paolo sono due poveracci che tirano a campare lavando le auto. Per racimolare qualche soldo e aprire così una stazione di benzina, decidono di rapire il figlio di un industriale. Aiutati da due amiche (la determinata Paola e la timida Antonia), riescono con successo nel loro intento. Il bambino si rivela però assai pestifero: i due decidono allora di sbarazzarsene al più presto, reclamandone il riscatto, ma i genitori non desiderano riprenderselo. Disperati, i sequestratori giungono a un compromesso...
Note
Buona l'idea di partenza: peccato non regga fino in fondo, nonostante i due protagonisti ce la mettano tutta.
Fernandel torna al cinema francese e porta con se Gino Cervi, con cui già formava un'iconica coppia grazie allo straordinario successo dei vari “Don Camillo”. Il risultato è però parecchio deludente, con comicità di tipo quasi slapstick in luogo di un solido copione. VOTO: 4
Il canovaccio è assai esile, ma la debolezza è ripagata dalla bravura e dal mestiere dei protagonisti e da parecchie e gustose trovate comiche. voto: 6
Squadra che vince non si cambia. Questo semplice adagio ha sempre trovato (e suppongo sempre troverà) applicazione nel cinema così come d'altronde in ogni attività umana. Ed è evidentemente partendo da tale pezzo di saggezza che prende vita il progetto “Noi gangster”, commedia francese con protagonisti Gino Cervi e Fernandel. I due avevano infatti… leggi tutto
Squadra che vince non si cambia. Questo semplice adagio ha sempre trovato (e suppongo sempre troverà) applicazione nel cinema così come d'altronde in ogni attività umana. Ed è evidentemente partendo da tale pezzo di saggezza che prende vita il progetto “Noi gangster”, commedia francese con protagonisti Gino Cervi e Fernandel. I due avevano infatti…
Due poveracci tentano di arricchirsi rapendo un bambino, ma nessuno lo rivuole indietro...
La coppia di Don Camillo, viene utilizzata per una commedia in cui i loro caratteri sono modificati: non c'è lo scontro tra i due protagonista, che appaiono sprecati ed il film ne risente. La pellicola è fiacca, esile ed oggi non riesce a far ridere.
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Commenti (3) vedi tutti
Fernandel torna al cinema francese e porta con se Gino Cervi, con cui già formava un'iconica coppia grazie allo straordinario successo dei vari “Don Camillo”. Il risultato è però parecchio deludente, con comicità di tipo quasi slapstick in luogo di un solido copione. VOTO: 4
leggi la recensione completa di marcopolo30La pellicola è fiacca, esile ed oggi non riesce a far ridere.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiIl canovaccio è assai esile, ma la debolezza è ripagata dalla bravura e dal mestiere dei protagonisti e da parecchie e gustose trovate comiche. voto: 6
commento di kurosawa