Un nobile veneziano, il conte Alvise, è stato ucciso e il colpevole viene indicato in un giovane fornaio. Il processo assume sempre più carattere politico: man mano che l'udienza procede, infatti, l'innocenza del giovane appare evidente, ma i nobili che compongono la corte lo condanneranno per spietato calcolo politico. Nemmeno la confessione del vero assassino, un nobile, servirà a salvare lo sfortunato giovane.
Note
Rielaborazione in chiave politica di un dramma in costume di Francesco dall'Ongaro. La regia di Tessari è agile ma il film è un'occasione in parte sprecata.
Uno dei primi lavori di Duccio Tessari, che riporta sul grande schermo una novella ottocentesca di Francesco Dall'Ongaro già affrontata in passato da altri registi, fra cui da Duilio Coletti nel 1939 e Giacinto Solito nel 1952. La sceneggiatura è di Tessari e di Marcello Fondato, la co-produzione italo-francese permette lo sfoggio di un cast di buonissimo livello: Enrico Maria… leggi tutto
Uno dei primi lavori di Duccio Tessari, che riporta sul grande schermo una novella ottocentesca di Francesco Dall'Ongaro già affrontata in passato da altri registi, fra cui da Duilio Coletti nel 1939 e Giacinto Solito nel 1952. La sceneggiatura è di Tessari e di Marcello Fondato, la co-produzione italo-francese permette lo sfoggio di un cast di buonissimo livello: Enrico Maria…
Sentii qualche anno fa un'intervista, dove si lamentava che altre dive italiane, avevano fatto di più per avere avuto vicino le persone giuste, verissimo, però, poveretta è vissuta troppo come una Cicala.. e si sa..
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