SMILF

Se pensate di non essere interessati ad una serie tv che racconta la vita di una madre single, piuttosto squilibrata, senza un soldo e dipendente da sostanze varie, non ultima l'adrenalina che la sua capacità di ficcarsi nei guai le regala costantemente, potreste essere costretti a rivedere la vostra posizione decidendo di sperimentare con un paio di episodi di SMILF una gita nel territorio dell'assurdo.

SMILF - Di cosa parla

Bridgette Bird è la Single Mom I'd Like to Fuck protagonista di SMILF. È la mamma di Larry ed è bella, giovane e brillante con dei seri problemi caratteriali, circondata da una famiglia disfunzionale e da un mondo che non brilla per capacità di comprensione. Ha però la fortuna di muoversi in una Boston ostile - lontana dall'immagine dell'elegante, intellettuale, democratica culla dei Kennedy - con la leggerezza imprevedibile della follia, finendo spesso per vincere parecchie piccole battaglie quotidiane, alcune anche molto dure, se non grazie a colpi vincenti perlomeno ai punti. SMILF affronta argomenti in cui molte madri single potrebbero identificarsi - la difficoltà di essere l'unico punto di riferimento per il figlio, il desiderio di trovare un partner, anche non fisso ma perlomeno sessuale, complessi rapporti con una madre arrabbiata col mondo e disillusa, un rapporto di lavoro con una donna ricca che non riesce mai a dimostrare qualcosa di diverso da un egoismo senza confini - con un registro in cui apparentemente nessuno può veramente risuonare. Eppure, senza mai abusare in alcun modo dello strumento dell'empatia - lasciando anzi lo spettatore quasi sempre in bilico tra il riso, il pianto e l'imbarazzo - l'esplosiva vitalità di Bridgette lascia il segno.

Girata con uno stile apparentemente casuale e con un trattamento decisamente indie, SMILF lascia invece ben poco al caso; sicuramente non il lavoro di selezione del cast che può contare su interpreti perfettamente aderenti ai personaggi. Nella serie tv, strutturata in episodi da 30 minuti l'uno, la creatrice, regista, attrice protagonista Frankie Shaw utilizza i primi due segmenti per delineare contesto e personaggi e gli altri sei che compongono la prima stagione per raccontare una storia piuttosto lineare che culmina con un ultimo episodio che conferma il teorema della serie: la vita è una tragedia, maledettamente spiritosa.
SMILF piacerà a chi sente il vuoto lasciato da Girls, a chi è interessato a temi affrontati in Better Things di Pamela Adlon e Louie di Louis C.K., e a chi non si è scandalizzato di fronte al brutale umorismo di Fleabag.

I personaggi

Bridgette Bird (Frankie Shaw) è la Smilf al centro dello snodo narrativo della serie. Non sembra in grado di operare scelte oculate, eppure riesce a svolgere il ruolo materno grazie ad una incondizionata capacità di amare.
Larry (Anna e Alexandra Reimer) è il figlio di Bridgette. Ha due anni ed è il pargoletto che molte giovane madri modello vorrebbero sempre avere tra le braccia. Non piange, non si lamenta mai, è intelligente e acuto e, a differenza di quella "sciroccata" della madre, riesce sempre a dire e fare la cosa giusta al momento giusto.
Rafi (Miguel Gomez) è l'ex compagno di Bridgette e padre di Larry, alcolista ravveduto, sempre pronto a compensare insieme alla nuova fidanzata Nelson Rose (Samara Weaving) gli occasionali vuoti di Bridgette. Non senza peggiorare le cose, in qualche occasione.
Tutu (Rosie O'Donnell) è la mamma di Bridgette, sempre sull'orlo della depressione, vittima di numerose disillusioni eppure ancora capace di illudersi nella sua ricerca di un risolutivo colpo di fortuna.
Eliza (Raven Goodwin) è la migliore amica e compagna di Bridgette. È una grande donna, in tutti i sensi ma la cosa non le rende la vita più facile. È dotata di un sarcasmo fulminante che non risparmia a nessuno, tanto meno a se stessa.
Ally (Connie Britton) è la capa che non vorresti mai avere, ricca e viziata bostoniana, egotica madre di tre figli di cui Bridgette si occupa, in vari e non sempre ortodossi modi.