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Peaky Blinders

6 stagioni - 36 episodi vedi scheda serie

Serie TV Recensione

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La recensione su Peaky Blinders

di noodless94
10 stelle

Birmingham, 1919. 

 

Thomas Shelby porta su di se gli orrori della guerra appena passata, una guerra alla quale ha preso parte nei momenti decisivi. La notte non dorme che poche ore, solo dopo aver fumato qualcosa che gli permette di rilassarsi, chiudere gli occhi e immergersi in un mondo, quello dei sogni, migliore della realtà in cui vive. Deve ristorare il suo corpo per la mattina, quando, dopo aver indossato il solito cappello, riprende il ruolo che più gli spetta: essere il leader dei -fottuti- Peaky Blinders, banda di criminali composta dall'intera famiglia Shelby, che si occupa di scommesse clandestine.

 

scena

Peaky blinders (2013): scena

 

Peaky Blinders è una serie ideata da Steven Knight, che crea la sua storia(immaginaria) su una gang realmente esistita (https://www.hallofseries.com/peaky-blinders/peaky-blinders-vera-storia/)

Una storia, lunga 4 stagioni e 24 episodi, che varia differenziandosi e ampliandosi sempre di più. Senza mai perdere in qualità, la storia ci racconta le vicende di Thomas Shelby e della sua famiglia, interessati a conquistare la vetta e il monopolio delle scommesse sulle corse dei cavalli (tema sul quale ruoteranno le prime due stagioni). Il potere e la ricchezza acquisiti, faranno dei Peaky Blinders una rispettata gang, conosciuta e temuta anche fuori dai confini britannici. Così che i russi -impossibile non tirare in ballo la nazione più importante dell'epoca- cercheranno il supporto della gang inglese, ma anche la mafia Italo-americana, protagonista -con un insolito Adrien Brody nelle vesti del 'Padrino'- dell'intera quarta stagione. 

Insomma, ce n'è per tutti e di tutti i gusti. 

 

Memorabile è la prova di Cillian Murphy. In un cast ricco -Tom Hardy, Sam Neill, Paul Anderson- la prova dell'attore inglese nel ruolo del protagonista è indimenticabile. Interpretare un personaggio complicato come Thomas Shelby, un gangster gentiluomo che vive nei rimorsi e nell'anguste minerie in cui si è ritrovato più volte a un passo dalla morte, non è per nulla semplice, ma Murphy riesce nell'ardua impresa, disegnando i tratti del suo personaggio in maniera perfetta -la lingua originale è altamente consigliata-. 

Cillian Murphy

Peaky blinders (2013): Cillian Murphy

 

Regia e cast dunque, di livello sublime. La musica merita un capitolo a parte. I gusti, meravigliosi, di Knight, riempiono le scene di una musica potente, costante, rock. Dagli Artcic Monkeys ai Radiohead, dai White Stripes a Johnny Cash: musiche di qualità, che sembrano calzare perfettamente con tantissimi momenti della serie. 

 

Donne, alcool e mafia, solleticano l'indole di registi e sceneggiatori. Spesso vediamo prodotti non all'altezza, ma non in questo caso. Peaky Blinders è una grande serie tv, sicuramente tra le migliori del suo genere. In attesa della quinta stagione -l'ultima?-, la mia recensione si conclude qui, pronta per essere nuovamente aggiornata e ultimata a prodotto finito. 

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