Tashi, ex tennista diventata allenatrice, è riuscita a trasformare la carriera del marito Art: da giocatore mediocre a fuoriclasse in grado di conquistare un torneo del grande slam. Ultimamente, però, Art non riesce più a vincere. Per iniettargli una dose di fiducia, Tashi lo convince a giocare un torneo minore. Il problema è che, a insaputa dei due, a quel torneo partecipa anche Patrick: un tempo grande promessa del tennis, nonché ex migliore amico di Art ed ex fidanzato di Tashi, che oggi tira a campare come può.
Al di la di tutto, il film resta valido eccome, almeno 7½
E non parla sicuramente di rapporti gay o quant'altro, magari un accenno alla promiscuità, ma si tratta piuttosto di una più banale e solida storia di risentimento, gelosia e rivalsa, ma ancor più, di una storia di leale amicizia virile!
Al di la di tutto, il film resta valido eccome, almeno 7½
E non parla sicuramente di rapporti gay o quant'altro, magari un accenno alla promiscuità, ma si tratta piuttosto di una più banale e solida storia di risentimento, gelosia e rivalsa, ma ancor più, di una storia di leale amicizia virile!
Secondo me non mette e non toglie niente al solito triangolo: nessuna magia, poesia, tanto meno erotismo. La protagonista non è per niente sexy e piuttosto fragilina per una tennista. Fastidiosa la quantità esagerata della pubblicità indiretta. L' unica cosa che si salva è il finale.
Deludente deriva tecnicista, ma già se ne vedevano i segni progressivi ed altalenanti, film dopo film, di Luca Guadagnino, che sacrifica un cinema forse imperfetto ma sincero e con una sua forza (Io sono l’amore, Chiamami col tuo nome), a confezioni estetiche e sociali furbe, patinate, volutamente "cool".
Recensione di getto, di pancia, super istintiva come piace ad @Alvy, che mi ha detto che è un ottimo antitodo per il blocco dello scrittore e un ottimo modo per rispolverare la mia grafomania - per ora - cristallizzata.
Narrazione coinvolgente, avanti e indietro come una partita di tennis, che forse è il vero problema del film. Da un film sponsorizzato dall’ATP, il tennis poteva essere trattato meglio.
Due giocatori di tennis s'invaghiscono di una loro collega, costretta poi ad abbandonare l'attività a causa di un infortunio. Quel che conta non è chi, fra i due, si sposerà la ragazza, né tantomeno la lunga partita fra i due amici/rivali, inframmezzata da lunghi flashback, ma il rapporto fra i due giocatori.
Un film ambientato nel mondo competitivo del tennis che è, in realtà, una evidente metafora della situazione “vittima/carnefice”. Una donna tiene in scacco due uomini, il marito e l’ex fidanzato! Guadagnino più basico del solito va dritto al sodo e con sequenze spettacolari gioca la palla di un incredibile tie-break! Applausi!
Il tennis è uno sport che richiede un enorme sforzo, sia fisico sia psicologico, nel quale il talento naturale deve essere accompagnato, oltre che dalla buona sorte, da una preparazione esemplare e da una disciplina ferrea, entrambe indispensabili per affrontare una stagione che dura undici mesi, cambiando continuamente le condizioni di gioco. Contestualmente, ogni singola partita –… leggi tutto
Le geometrie dei corpi, sono la nuova cifra stilistica di un Luca Guadagnino, capace con "Challengers" (2024), di trovarsi a proprio agio con i meccanismi di ceto cinema americano. Glamour all’ennesima potenza, fisici sudati ma sempre limpidi ed un uso ultra-pop delle musiche elettroniche del duo Reznor-Ross, capaci di conciliare sonorità cafone, con le derive volutamente kitsch e… leggi tutto
Film non adatto ai deboli di stomaco. Trama perversa e malata psicologicamente. Immorale e confuso. Quando mai una coppia di uomini gay si eccita con la visione di una donna che urla dal godimento, quando mai una donna fa un figlio con un uomo gay mentre si scopa un altro uomo gay che desidera il suo marito gay mentre si occupa di sua figlia. Palesemente un film che vuole promuovere il sesso… leggi tutto
Rovinata da un assurdo smash finale, così sospinto da una enfasi tale... che sarebbe stata ridicola persino se rapportato ad una di quelle schiacciate infinite nel mondo “anime” della pallavolo di “Mimì Ayuhara” e sua cugina Mila di “Mila e Shiro – due cuori nella pallavolo”; veramente una grave pecca questa commessa dal regista, lui…
Luca Guadagnino dagli Stati Uniti dirige con ispirazione una pellicola più che discreta dove la passione consumata in campo non riguarda solo lo sport.
Il regista palermitano, giunto al suo ottavo film, porta sullo schermo una sceneggiatura originale di Justin Kuritzkes che vede protagoniste, di fatto, solo tre figure. La celebre Zendaya interpreta Tashi Duncan, una…
Rovinata da un assurdo smash finale, così sospinto da una enfasi tale... che sarebbe stata ridicola persino se rapportato ad una di quelle schiacciate infinite nel mondo “anime” della pallavolo di “Mimì Ayuhara” e sua cugina Mila di “Mila e Shiro – due cuori nella pallavolo”; veramente una grave pecca questa commessa dal regista, lui…
Al gioco del tennis si può giocare in due o in quattro, nel caso nel doppio.
Ma mai in tre. Questo almeno nel tennis ma al di fuori, nel mondo reale, è tutta un’altra storia.
Se pensiamo che Challengers sia semplicemente un film sul tennis, o una sua metafora, probabilmente commetteremmo un errore.
L’ultima opera di Luca Guadagnino, primo film prodotto da un…
Challengers (560 schermi) si afferma al primo posto per la seconda settimana di seguito e raggiunge i tre milioni di incasso totale. Ormai possiamo tranquillamente dire che il film di Guadagnino ha messo…
AL CINEMA
"-Finiamo così prima che termini la partita? -Ma parliamo di tennis?
-Qui si parla sempre e solo di tennis..."
Dopo un passato adolescenziale cameratesco e coeso, culminato con l'incontro con una splendida e dotata tennista coetanea di nome Tashi (Zendaya), che ha il talento e la testa per sfondare, due tennisti speranzosi di finire nel circuito chiuso del professionismo,…
Anni fa, mi è capitato di lavorare all'estero e di curiosare certi prodotti di Bollywood, trasmessi sui canali televisi dell'hotel. Soap opera indiane, nelle quali ogni battuta "di rilievo" era accompagnata da qualche ralenti e dai più svariati effetti sonori. Li trovavo divertenti nel loro umorismo involontario e mai mi sarei aspettato di ritrovare gli stessi stilemi…
Ciò che è patetico, e mi dispiace dirlo, è questa ricerca da parte del regista quasi di voler apparire giovane, di interpretare e capire bene i segni delle nuove generazioni immergendosi in un mondo che viene spesso scalfito, esacerbando in questo ultimo caso gli aspetti più consumistici e di immagine tradendo le ragioni di fondo, di utilizzare un linguaggio…
"Il tennis è una relazione", dice Tashi (Zendaya) ad un certo punto del film.
Secondo Jacques Lacan, la struttura del desiderio è relazionale, intersoggettiva e aperta; può trovare soddisfazione solo nel rapporto con l'altro.
Con il suo ultimo, grandissimo film, Luca Guadagnino si apre alla propulsione vitale, e lo fa con la forza di un cinema puro, assoluto e…
Luca Guadagnino, cultore di horror - si pensi all'interpretazione personalizzata di Suspiria (2018) - ma anche regista di film dai forti risvolti erotici - si veda il discusso Melissa P (2005) – si conferma ad Hollywood e lo fa con un duello sportivo/sentimentale destinato a lasciarsi ricordare. Questo, infatti, è Challengers, un duello che, in verità, si chiude con un…
Per quanto mi riguarda Luca Guadagnino è un bravo regista, la tecnica non gli manca e non si risparmia di intensificare le scene a livello emotivo e concettuale. Questo gli riesce bene soprattutto nell’horror e nel thriller e lo fa’ in maniera elegante e pulita senza mai essere volgare o kitsch.
Ma quando quei due generi non li tocca solitamente c’è da farsi il…
Due giovani giocatori di tennis s'invaghiscono di una loro collega, costretta poi ad abbandonare l'attività a causa di un infortunio (quindi, dopo la prima parte, che la vede una vincente, ogni riferimento indiretto all'anime TV "JENNY LA TENNISTA", viene a cadere, perché preferisce farsi da parte). Quel che conta non è chi, fra i due, si sposerà la…
CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: CHALLENGERS
La prima cosa che mi ha colpito di Challengers è che la sceneggiatura di questo bellissimo film di Luca Guadagnino fatto su commissione è firmata da Justin Kuritzkes, che nella realtà è un noto romanziere-commediografo e youtuber ma soprattutto il marito della regista del momento Celine Song autrice del piccolo…
Un super-cast e il plauso critico verso Challengers (530 cinema) spingono l’ultimo lavoro di Luca Guadagnino a battere istantaneamente i risultati del precedente Bones and All (il film con…
Le geometrie dei corpi, sono la nuova cifra stilistica di un Luca Guadagnino, capace con "Challengers" (2024), di trovarsi a proprio agio con i meccanismi di ceto cinema americano. Glamour all’ennesima potenza, fisici sudati ma sempre limpidi ed un uso ultra-pop delle musiche elettroniche del duo Reznor-Ross, capaci di conciliare sonorità cafone, con le derive volutamente kitsch e…
Siete innamorati di Zendaya? "Chi non lo sarebbe" dice Art Donaldson guardando inebetito l'ex tennista Tashi Duncan seduta dall'altra parte del tavolo.
Se ne siete innamorati non resterete delusi. Zendaya emana tanto fascino quanta risolutezza posizionandosi ai vertici di un triangolo amoroso in cui il suo personaggio sembra avere sul piatto della racchetta il match…
Luca Guadagnino è il nostro regista più internazionale, ormai dedito ad una carriera americana che, dopo aver preso il volo con "Chiamami con il tuo nome", sta riservando parecchie gradite sorprese.
"Challengers" è un triangolo amoroso fra Tashi, Art e Patrick ambientato nel mondo del tennis, è una storia d'amore inconsueta, totalmente destrutturata a livello…
Guadagnino è ormai sinonimo di eleganza e di stile. E' un esempio raro di un regista che è partito da uno dei film più brutti di sempre, "Melissa P." (con tutte le controversie legate su cui non entro in merito), ed è diventato negli anni un regista affermato e quasi "intoccabile". Diventa difficile citare un regista che abbia avuto una carriera cinematografica…
Bravo Guadagnino, hai imparato perfettamente la lezione wachowskiana di "Speed Racer": dal montaggio ipercinetico nel seguire i corpi sportivi in perenne tensione (letteralmente orgasmico il finale della pellicola) suddiviso su più piani temporali "flashback" al finale estatico, che chiude perfettamente e geometricamente (tranquilli, il triangolo amoroso non è assolutamente…
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Commenti (11) vedi tutti
Al di la di tutto, il film resta valido eccome, almeno 7½ E non parla sicuramente di rapporti gay o quant'altro, magari un accenno alla promiscuità, ma si tratta piuttosto di una più banale e solida storia di risentimento, gelosia e rivalsa, ma ancor più, di una storia di leale amicizia virile!
leggi la recensione completa di mckvisAl di la di tutto, il film resta valido eccome, almeno 7½ E non parla sicuramente di rapporti gay o quant'altro, magari un accenno alla promiscuità, ma si tratta piuttosto di una più banale e solida storia di risentimento, gelosia e rivalsa, ma ancor più, di una storia di leale amicizia virile!
leggi la recensione completa di MatuamadreQGPSecondo me non mette e non toglie niente al solito triangolo: nessuna magia, poesia, tanto meno erotismo. La protagonista non è per niente sexy e piuttosto fragilina per una tennista. Fastidiosa la quantità esagerata della pubblicità indiretta. L' unica cosa che si salva è il finale.
commento di ArcoDeludente deriva tecnicista, ma già se ne vedevano i segni progressivi ed altalenanti, film dopo film, di Luca Guadagnino, che sacrifica un cinema forse imperfetto ma sincero e con una sua forza (Io sono l’amore, Chiamami col tuo nome), a confezioni estetiche e sociali furbe, patinate, volutamente "cool".
leggi la recensione completa di Barone CefaluSe questo è un film di spessore, allora dovremmo rivalutare anche Lino Banfi e Alvaro Vitali, perché portavano in scena Edwige Fenech. Voto: 4
leggi la recensione completa di andenkoRecensione di getto, di pancia, super istintiva come piace ad @Alvy, che mi ha detto che è un ottimo antitodo per il blocco dello scrittore e un ottimo modo per rispolverare la mia grafomania - per ora - cristallizzata.
leggi la recensione completa di CineNihilistNarrazione coinvolgente, avanti e indietro come una partita di tennis, che forse è il vero problema del film. Da un film sponsorizzato dall’ATP, il tennis poteva essere trattato meglio.
commento di MonfrA furia di battere le palle in campo me le hanno rotte...
leggi la recensione completa di imperiormax89Due giocatori di tennis s'invaghiscono di una loro collega, costretta poi ad abbandonare l'attività a causa di un infortunio. Quel che conta non è chi, fra i due, si sposerà la ragazza, né tantomeno la lunga partita fra i due amici/rivali, inframmezzata da lunghi flashback, ma il rapporto fra i due giocatori.
leggi la recensione completa di Marco PoggiTanto fumo, poco arrosto.
commento di sfrisoloUn film ambientato nel mondo competitivo del tennis che è, in realtà, una evidente metafora della situazione “vittima/carnefice”. Una donna tiene in scacco due uomini, il marito e l’ex fidanzato! Guadagnino più basico del solito va dritto al sodo e con sequenze spettacolari gioca la palla di un incredibile tie-break! Applausi!
commento di Brunoarceri