Regia di Robert Wise vedi scheda film
Il pistolero Jim Garry (Robert Mitchum) viene ingaggiato dal suo disonesto amico Tate Rilling (Robert Preston) per costringere un allevatore (Tom Tully) a vendergli il suo bestiame ad un prezzo irrisorio. Ma Garry ha ancora qualche scrupolo morale.
Robert Wise è stato indubbiamente uno tra i registi più versatili e poliedrici che abbiano mai operato ad Hollywood, capace di affrontare i vari generi cinematografici con indubbia abilità, e in grado di lasciare il segno in ciascuno di essi (un pò come Howard Hawks e Stanley Kubrick): dal musical (Tutti insieme appassionatamente) all'horror (La jena), dal genere bellico (Quelli della San Pablo, probabilmente il suo capolavoro) alla fantascienza (Ultimatum alla Terra), e l'elenco potrebbe continuare.
Con questa pellicola Wise opera una commistione particolarmente felice tra il genere western e il noir (un pó come aveva fatto l'anno precedente Raoul Walsh con "Notte senza fine"), combinando un classico intreccio western (il conflitto tra allevatori e agricoltori) con la complessità tipica del noir americano del dopoguerra.
È tipicamente noir infatti la figura del protagonista: Jim Garry è un avventuriero alla deriva, il quale si trova a dover scegliere tra la possibilità di guadagnare facilmente (ma disonestamente) una grossa somma di denaro e fare la cosa giusta. Per certi versi il personaggio di Garry sembra anticipare gli eroi tormentati del cinema di Anthony Mann, che cercano di lasciarsi alle spalle un passato non limpidissimo al fine di trovare una qualche forma di riscatto morale. Anche i personaggi secondari rispecchiano l'ambiguità tipica del genere noir: non c'è (almeno inizialmente) una netta contrapposizione tra buoni e cattivi e non vi sono facili manicheismi.
Ma è la fotografia, espressionista e piena di contrasti (di Nicholas Musuraca), l'elemento che più avvicina "Sangue sulla luna" al genere "nero", e che conferisce alla pellicola un fascino notevole e del tutto singolare.
Impressionante la presenza scenica di Robert Mitchum, attore tra l'altro particolarmente versato per questo genere di ruoli sottilmente ambigui; si distinguono poi il valido Robert Preston nella parte dell'antagonista, ma soprattutto del grande caratterista Walter Brennan, nel ruolo dell'agricoltore che alla fine decide di schierarsi dalla parte "giusta". Barbara Bel Geddes è invece piuttosto incolore.
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