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Io, io, io... e gli altri

Regia di Alessandro Blasetti vedi scheda film

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La recensione su Io, io, io... e gli altri

di mmciak
8 stelle

"Io, io, io... e gli altri" diretto nel 1965 da Alessandro Blasetti,devo dire che mi è piaciuto molto.

La storia racconta di Andrea,che è un noto giornalista
che svolge anche l'attività di scrittore comincia
una inchiesta sull'egoismo umano.

Per questo identifica una serie di personaggi emblematici che dovrebbero
confortare la sua posizione
molto critica sull'argomento.

Il Film presentato dalla Cineriz e prodotto
dalla Rizzoli Film e la Cineluxor e si colloca
nella nostra inimitabile "Commedia all'Italiana",
e qui eravamo in pieno filone dove si utilizzava
far ridere per fare una critica feroce verso il
belpaese e questa è
una ambiziosa mega produzione per
gli sceneggiatori e gli Attori che ci lavorano
dentro,che fa ricordare a quella di "Signore e signori,buona notte",
di 13 anni più tardi,che è difficile elencarli tutti.

Cominciamo con gli sceneggiatori che sono:
Age e Scarpelli-Adriano Baracco-Leonardo Benvenuti-
Lianella Carell-Suso Cecchi d'Amico-Piero De Bernardi-       
Ennio Flaiano-Carlo Romano-Giorgio Rossi-
Libero Solaroli-Vincenzo Talarico e lo stesso regista,
che realizzano una pellicola strana per com'è
stata partorita perché sono una serie di episodi,
dove il protagonista è Andrea che è un noto
giornalista che è
anche scrittore che fa una inchiesta sull'egoismo
e ci sono tutti i suoi pensieri e riflessioni,
fin da principio e mette a ognuno dei personaggi
una forma di egoismo.

E questa forma di egoismo è anche una metafora
per una critica al sistema Italia e allora
c'è in mezzo la politica e i vari problemi
che ha il nostro paese che ancora molto
attuali,anche se l'intento di allora sembra
di far vedere che l'Italia stava cambiando
e si stava evolvendo e involgarendo su tutto
e infatti Blasetti e tutti gli altri vedono lontano
e hanno del profetico dell'argomento
delle ambiziosi femminili e del sesso.

Infatti Blasetti già nei titoli di testa c'è chiaramente
che è un Film contro "La vanità dell'egoismo",
e chiaramente descrive l'Italia,come già detto,
ma anche l'Italiano e i suoi comportamenti.

Il protagonista assoluto della pellicola
è un grandissimo Walter Chiari,
che dopo essere passato al comico,
anche con trasformazioni,come nella
scena della chiesa,al drammatico quando
incontra Silvia,una donna divenuta famosa
grazie a lui interpretata dalla splendida
Silvana Mangano.

Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove oltre i già citati figurano:

Gina Lollobrigida-Vittorio De Sica-Nino Manfredi-
Marcello Mastroianni-Caterina Boratto-Vittorio Caprioli-
Elisa Cegani-Andrea Checchi-Umberto D'Orsi-
Graziella Granata-Marisa Merlini-Paolo Panelli-
Mario Pisu-Salvo Randone-Luisa Rivelli-Maria Grazia Spina-
Saro Urzì-Franca Valeri-Sylva Koscina-Silvio Bagolini-
Francesco Baiolo-Nerio Bernardi-Salvatore Campochiaro-
Enzo Cerusico-Alberto Cevenini-Carlo Croccolo-
Solveyg D'Assunta-Ermelinda De Felice-Rika Dialina-
Maria Rosaria Di Pietro-Rossana Di Rocco-Sandro Dori-
Giustino Durano-Fanfulla (con il nome Luigi Visconti)-
Mario Ferrari-Ettore Geri-John Karlsen-Lelio Luttazzi-
Renato Malavasi-Marina Malfatti-Gianni Manera-
Genevieve Mark-Vittorio Mazza-Fabrizio Moroni-
Paul Muller-Lia Murano-Elio Pandolfi-Piero Pastore-
Enzo Petito-Mimmo Poli-Gianni Rizzo-
Umberto Sacripante-
Mario Scaccia-Rosella Spinelli-
Daniela Surina-Tellino Tellini-
Renato Terra Caizzi-Giulio Tomasini-Mario Valdemarin-
Elsa Vazzoler-Lena von Martens e Antoinette Weynen.

Invece nel Cast tecnico segnalerei
le musiche originali del maestro
Carlo Rustichelli,molto attivo
nel periodo,la Fotografia in bianco
e nero di Aldo Giordani e le scenografie
di Dario Cecchi e Ottavio Scotti,
che rendono una messa in scena
efficace.

Una curiosità che come capo truccatore
figura Giannetto de Rossi,poi molto
attivo nel decennio successivo per aver
fatto il trucco agli Horror Italiani.

In conclusione un buon Film,
dove si descrivono i problemi dell'Italia
di allora che ancora sono attuali,
con la forma di egoismo,
che per questo non risulta
per niente datato e che oggi
non perde niente per com'è
diventata questa nostra Italia,
sempre messo in modo ironico e nello tempo feroce,
per poi finire nel drammatico con un finale forte,
malinconico e quasi commuovente,
con una buona sceneggiatura scritta molto bene,
per una Commedia inconsueta e strana,che nonostante
l'inizio macchinoso,quando parte va come un razzo
per poi diventare un lavoro che oltre che
essere attuale ed è profetico per cose
che succederanno dopo.

Il mio voto: 7,5      

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