Regia di Simon West vedi scheda film
Remake del film anni '70 “Chiamata da uno sconosciuto”. Non mancano le forzature, alcune grossolane, ma il livello generale resta comunque discreto, soprattutto nella resa delle atmosfere e nella costruzione della suspense.
Non tutto è da buttare in questo “Chiamata da uno sconosciuto”, remake di “Quando chiama uno sconosciuto” (1979). Va certamente dato atto al regista d'esser riuscito a creare -almeno a tratti- una buona dose di atmosfera horror/thriller senza far mai ricorso all'ormai abusatissimo splatter. Alcune scene sono peraltro davvero ben costruite, come ad esempio quella, lentissima, in cui la protagonista cerca di rintracciare Rosa seguendone lo squillo del cellulare, oppure quelle in cui scopre i due cadaveri. Non si può però fare a meno di rimarcare le troppe forzature buttate li col solo scopo di creare (artificiosamente) il giusto livello di suspense. Una su tutte: perché l'amica che appena un secondo prima appariva contenta e ridente si chiude in macchina terrorizzata? (e -a prescindere- come aveva fatto ad entrare con l'auto se il cancello era chiuso?). Comunque, considerato il modestissimo livello medio delle produzioni di Hollywood di questi tempi, porta a casa una meritata sufficienza.
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