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Cemento armato

Regia di Marco Martani vedi scheda film

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Paul Hackett

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La recensione su Cemento armato

di Paul Hackett
4 stelle

Noir prima degli esami... davvero improponibile: non ci sono altre definizioni possibili per questo pretenzioso tentativo di imbastire una crime story (ma più che altro un vendetta-movie) con la coppia Vaporidis-Faletti, già protagonista di "Notte prima degli esami", commedia adolescenziale di grande successo sceneggiata proprio da Marco Martani, promosso alla regia per questo mediocre "Cemento Armato". Scavando (parecchio) in profondità, tutto sommato, qualche elemento interessante, vagamente mutuato dal modello americano ma anche e soprattutto dal nostrano poliziottesco anni '70, s'intravede anche nell'opera prima di Martani (l'atmosfera tetra e disperata, le esplosioni di violenza crude e improvvise, l'angosciante e suggestiva colonna sonora) ma le buone intenzioni sono vanificate da una storia semplicemente inesistente e da un cast decisamente risibile: Nicolas Vaporidis s'impegna in maniera anche lodevole ma in un noir c'entra più o meno come Lino Banfi in una band Heavy Metal, Carolina Crescentini è bella e sprecata, Dario Cassini è un buon cabarettista ma un dimenticabile attore di cinema, Ninetto Davoli poteva evitare di farsi coinvolgere in un progetto così trascurabile. Qualche nota a parte la merita un Giorgio Faletti semplicemente imbarazzante che sarebbe stato meglio si fosse limitato a scrivere i noir, piuttosto che a tentare di recitarli: era dai tempi della guardia giurata Vito Catozzo al Drive-In ("Porco il mondo che c'ho sotto i piedi!") che non mi faceva ridere così tanto. Il suo doveva essere il ruolo chiave del film e invece è una macchietta involontaria come non se ne vedevano da anni (il boss dei boss a Roma... con l'accento piemontese e la faccia del Peter Gabriel anziano... lasciamo perdere). Dopo questa fallimentare escursione nella crime story, Martani è tornato alla più lucrativa attività di sceneggiatore di cinepattoni e blockbuster assortiti: ma è possibile che in Italia, a parte Placido, non ci sia più nessuno in grado di dirigere un noir decente? Che tristezza... voto parecchio mediocre.

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