Regia di Gian Paolo Vallati vedi scheda film
Dialoghi realistici e brillanti, ritmo sostenuto in un film che vola leggero ma non scade mai nello stucchevole buonismo di tanta commedia italiana contemporanea.
Dietro un apparente "maschilismo" di facciata e sotto le spoglie di una classica commedia sulla guerra tra sessi si cela un film che, pur limitato dalle esigenze di un budget quasi inesistente, ha l'ambizione di essere il ritratto ironico di una generazione: quella dei quarantenni single, uomini e donne, che oggi vivono il disagio e la difficoltà dei rapporti di coppia, minati da mille paure e sovrastrutture e per questo destinati a una perenne ma forse inevitabile incomprensione.
E se qualche donna, magari iper-sensibile o dotata di scarso senso dell'umorismo, si potrà risentire del quadro più che realistico che il film ci propone, noi maschi non possiamo che ritrovare e riconoscere tutte le figure tipiche (e forse archetipiche) che ogni uomo nel corso della sua vita ha avuto modo di incrociare: l'emancipata, la logorroica, la lamentosa, la “profumiera”, che ti arriva in casa di notte con la minigonna mozzafiato e la scollatura abissale ma poi vuole solo essere abbracciata come “amica”.
Certo anche gli uomini non ne escono benissimo da questo quadro generazionale: immaturi, sempre in fuga dalle responsabilità, più avvezzi al sesso “mordi e fuggi” che all'impegno o al sentimento. Ma qualcuno, per fortuna, alla fine riesce a salvarsi.
I quattro protagonisti sono credibili e molto affiatati e la regia senza grandi vezzi, come si conviene a una commedia, è sempre al servizio della recitazione.
Tra le numerose attrici spiccano Virginia Raffaele (qui ancora non famosa), Nina Torresi e la bravissima Elda Alvigini.
Dialoghi realistici e brillanti, ritmo sostenuto (con qualche calo qua e là), in un film che vola leggero ma non scade mai nello stucchevole buonismo di tanta commedia italiana contemporanea.
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