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Queen Kelly

Regia di Erich von Stroheim vedi scheda film

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La recensione su Queen Kelly

di steno79
8 stelle

Tra i film di Erich von Stroheim, personalmente considero capolavori "Rapacità", "Femmine folli" e "Sinfonia nuziale", ma sono tutte opere portate a compimento dal suo autore, anche se su "Greed" il discorso è complesso perché rimane un capolavoro smembrato dai produttori in fase di post-produzione; "Queen Kelly" purtroppo è incompleto, e a mio parere non raggiunge i vertici dei film citati anche in virtù della sua incompletezza. Stroheim fu licenziato dall'attrice/produttrice Swanson molto prima della fine delle riprese secondo la sceneggiatura dell'autore, e quanto rimane nella versione rimontata nel 1985 secondo le indicazioni del regista è abbastanza, ma certamente non tutto: alcune scene della parte africana sono state ricostruite grazie a foto fisse (procedimento che non amo troppo), e il finale immaginato da Stroheim nei fatti non c'è, fermandosi la pellicola al matrimonio fra Kelly e il vecchio storpio scelto per lei dalla zia. Difficile dare un giudizio in sede estetica, così come difficile lo è per altri celebri incompiuti come "Que viva Mexico" di Eisenstein: alcune scene della prima parte recano intatte il genio e l'audacia corrosiva del suo autore nel ritrarre la decadenza della Mitteleuropa, con unghiate satiriche a tratti molto pesanti (la scena di lei che al primo incontro con il soldato perde le sue mutandine), mentre altri momenti sono più "normali" nel loro romanticismo comunque non convenzionale. La parte africana culmina nella scena del matrimonio che è un piccolo capolavoro di grottesco spinto al limite di una ferocia che anticipa autori come Marco Ferreri, con un sentore di lascivia e morte che non si dimentica facilmente, anche se non manca qualche sottolineatura forse un po' eccessiva. Figurativamente quasi sempre omogeneo e di raffinata tenuta visiva, con una Gloria Swanson che se la cava benissimo come attrice negli slanci di Kelly con il suo Wolfram e poi nel terrore verso il marito, ma anche con un Walter Byron che trasmette con intelligente espressività la fascinazione per Kelly e il disinteresse per la regina folle che vuole sposarlo. E' noto che un breve inserto del film, di pochi secondi, venga proiettato in "Viale del tramonto" di Billy Wilder, dove Swanson e Stroheim interpretano ruoli connotati in maniera autobiografica; dispiace sinceramente che il film sopravviva in una versione mutilata e non del tutto adatta a un giudizio equilibrato di un critico, anche se consiglierei ugualmente ai fan del regista di procurarselo.

voto 8/10

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