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La bambolona

Regia di Franco Giraldi vedi scheda film

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La recensione su La bambolona

di Furetto60
7 stelle

Ottimo film di costume del regista Giraldi,trasposizione cinematografica del romanzo di Alba De Cèspedes

Un  maturo avvocato,Giulio alias Tognazzi, sì invaghisce di Ivana, una formosa e abulica adolescente, apparentemente apatica,ma che sotto l'aspetto fragile e infantile, nasconde un'avidità rapace e ben studiata.Il nostro,accecato da questa morbosa attrazione,chiederà e otterrà addirittura, l'autorizzazione dei genitori per poter frequentare la minorenne, rendendosi ovviamente ridicolo, tra mortificazioni e umiliazioni di ogni genere,ciononostante non riuscirà a circuirla,peraltro tutti i loro movimenti,saranno seguiti con scrupolosa attenzione da uno zio,"deus ex machina" che lavora al ministero.L'insana passione gli costerà cara..

Da un romanzo di Alba De Cèspedes, Giraldi ha tratto una satira di costume che, tra le pieghe  di un intrigo cinicamente beffardo, nasconde una grande e amara malinconia.

Qualche amico del forum, ha giustamente tirato in ballo "la voglia matta" e l'accostamento è quanto mai pertinente, anche li lo stesso attore diventava lo zimbello di un gruppo di giovani e restava alla mercè di una  giovanissima Catherine Spaak, in un gioco al massacro di apparenti concessioni e puntuali ritrosie,anche in questo film il meccanismo è analogo.

 Ci sono nel lavoro del regista diverse sequenze da commedia sexy, a tratti perfino morbose,come fugaci carezze sotto il tavolo, baci rubati, mani che si infilano nella scollatura e si spingono ad alzare la gonna, abbastanza irrituali per il periodo storico,in cui fu girato il film, quando l'erotismo al cinema era solo suggerito ma mai esibito.
Giraldi bacchettò,duramente l'Italia provinciale degli anni sessanta,sostanzialmente  repressa sul piano dei costumi sessuali e morali,afflitta da una cultura perbenista e ipocrita, che tendeva a far nascondere le pulsioni e anche i desideri proibiti e i vizi dell’alta borghesia,ma consentiva però di esprimerli clandestinamente,era d'uopo per ogni buon professionista e padre di famiglia, avere oltre la moglie, anche l'amante,della serie "basta che non si sappia in giro" o "si fa ma non si dice" 
Ugo Tognazzi  il mattatore della pellicola, offrì una maiuscola interpretazione,Isabella Rei, per la prima volta sullo schermo,non fu da meno. 

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