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Paris Blues

Regia di Martin Ritt vedi scheda film

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La recensione su Paris Blues

di mmciak
6 stelle

"Paris Blues" diretto nel 1961 da
Martin Ritt,devo dire che non mi è
dispiaciuto,ma anche lasciato perplesso.

La storia si svolge a Parigi,e racconta
che Rahm Bowen,giovane esecutore e
compositore americano di musica jazz,
e del suo compagno inseparabile Eddie,
un musicista nero che ha lasciato l'America
per sentirsi libero in un paese dove le questioni
razziali non esistono.

Durante la loro disordinata vita parigina,
i due incontrano due turiste americane:
una bianca,Lilian, ed una di colore,Connie.

Il Film prodotto dalla Pennebaker Productions,
Diane Productions e la Jason Films,
è il 7° Lungometraggio di Martin Ritt,
che con questo lavoro miscela il melò,
drammatico e musicale,ed è un chiaro omaggio
al Jazz.

Il regista fin dai titoli di testa dove ci fa entrare
in questo locale,e ci fa respirare l'atmosfera
che si viveva in quegli anni,dove sentire la musica
per chi andava era uno spasso per il talento individuale
che sentivi,e la voglia di condividere la passione.

Il tutto è incentrato appunto sul Jazz dove ci sono
due grandi interpreti come Paul Newman e Sidney Poitier,
ma il regista punta più sul primo,all'apice del successo,
e gli costruisce intorno un personaggio
genio e sregolatezza,che vuole mettere
in scena l'opera composta da lui appunto "Paris Blues",
che gli piace essere libero e Leader della scena e
del complesso musicale,ma anche come
conquistare pubblico e donne.

Invece un Poitier,molto giovane ma con già talento,
interpreta un personaggio che è a Parigi per vivere
una vita spensierata e senza essere discriminato
per il colore della pelle,ma anche per seguire l'amico
nelle notti brave.

Finché i due incontrano due compaesane turiste
che sembrano due di passaggio,ma si dimostrano
molto più importanti.

Bisogna però dire che Martin Ritt lancia vari spunti
per criticare la società di allora su vari temi,
come la famiglia,i figli e la questione razziale,
che si sentiva molto in quegli Anni dove in America
si combattevano dure battaglie per l'uguaglianza.

Però a mio parere la svolta sentimentale dopo che
incontrano le turiste è veramente noiosa e ripetitiva,
con i passaggi che visitano la città discutono e amoreggiano,
ma forse perché io non sopporto molto questo genere
e il sentimentalismo zuccheroso mi fa vomitare.

Però si fa apprezzare per il motivo che lancia anche
un messaggio che la società ha una visione
troppo chiusa e tradizionale della famiglia,
ma la affronta in maniera superficiale,
senza approfondirla,e rimane abbozzato.

Poi in mezzo anche quello della droga,
la cocaina precisamente,dove alla fine
finisce per questo un amicizia.

Ma in tutto il complesso aleggia la presenza
di Louis Armstrong,autore della colonna sonora
della pellicola con Duke Ellington,con i suoi manifesti
in giro per la città e c'è anche come Attore
con la tromba alla mano,in due scene,una
sul treno mentre saluta i fans e anche
quella memorabile mentre suona con
Newman e Poitier regalandoci una jam session
che vale da sola la visione.

Nelle protagoniste figura anche la brava
Joanne Woodward,autentica moglie
di Newman,sposata dal 1958 con l'attore
fino alla sua morte avvenuta nel 2008.

Poi figurano anche:

Serge Reggiani-Diahann Carroll-Barbara Laage-
André Luguet-Marie Versini-Moustache-
Aaron Bridgers-Guy Pederson e Serge Reggiani.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
oltre la citata musica,anche la
splendida Fotografia in bianco e
nero di Christian Matras che ci regala
una Parigi notturna affascinante con bei
chiaroscuri e tutta la ricostruzione in studio
della città,infatti girarono un po lì e un
po proprio sul posto.

In conclusione un Film affascinante,
per il motivo che ti fa respirare l'aria
di quegli Anni dove il Jazz era una passione,
che lancia frecciate e argomenti verso la società dell'epoca,
ma non riesce ad approfondire e rimane superficiale,
ed è debole nella parte sentimentale,
comunque nonostante tutto merita
la visione soprattutto per la interpretazione
per gli Attori.

Il mio voto: 6.

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