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Mondo cane

Regia di Gualtiero Jacopetti, Franco Prosperi, Paolo Cavara vedi scheda film

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GIMON 82

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La recensione su Mondo cane

di GIMON 82
8 stelle

Crudo,sadico,voyeuristico,animale ed eccessivo,gli aggettivi sul cattivo gusto si sprecherebbero per un documentario simile,su cui sono stati versati litri d'inchiostro e furore polemista.Da una parte è "giusto",vedendo il film da una prospettiva umana e sensibile,che porta con se sconcerto e raccapriccio per tradizioni aberranti.Gli occhi sono fatti per guardare e capire la cronaca,e questo gli autori lo sanno,la frase iniziale parla chiaro:
"Il dovere dei cronisti non è quello di addolcire la realta',ma di riferirla".
"Mondo cane" è una discesa in caduta libera,un viaggio in giro per il mondo,a catturare,spiare,ironizzare e spettacolarizzare con il compito specifico di riportare la realta' per quello che è,cruda e feroce,dove la voce Off di Jacopetti svolge il "cantare la storia" senza se o ma.Io ho preferito vedere il film su un altra prospettiva,ampliando la mia visuale sulla curiosita',oltre il cattivo gusto e il raccapriccio.Jacopetti e Prosperi ci offrono un giro antropologico crudele seppur guascone,non si puo' negare l'indugiare un po forzatamente sul sangue o sul grottesco,ma il compito dei due autori è quello di documentare senza analizzare o fustigare i costumi e le usanze altrui.Discutibile certo,accusato a piu' riprese di apologia da fascismo,credo comunque sia inutile cercare il pelo nell'uovo,il tocco documentaristico è ottimo,forse spione e compiaciuto,ma non si puo' negare che respinge e cattura in contemporanea.Jacopetti e Prosperi hanno talento,nelle riprese coraggiose,oltre il comune dubbio etico e morale,inseguendo ed entrando in riti arcaici e tribali,in costumi,usanze sociali e religiose.il Mondo diviene terra d'usanza e padre di un cinema "trash",antesignano o ante-litteram che vanta estimatori come Tarantino o Refn,mica due qualunque.La qualita' del  documentario è ottima,dalla fotografia dettagliata e colorata,uno stile "vintage" saporito e "sui generis",indugiante e invadente nell'esorcizzare con la voce acuta ed "irritante" di Jacopetti le crudelta' arcaiche.Non mi voglio porre come difensore della causa di Jacopetti o Prosperi,nel ritagliare a loro uno spazio edulcorato,ma penso sia esagerato fustigare documentari veritieri e tecnicamente ineccepibili.Il mondo dei due cronisti è assolutamente reale (purtroppo) i due assolvono il compito di trasportarlo da noi in modo evincente e dissacrante,forse enfatizzando il "gore",,ma bisogna accettare il "Mondo" cosi com'e',anche quando è "un CANE crudele".Il "merito" dell'opera è quello di non nascondere nulla,esagerando nello spirito sacrale di certi riti abominevoli,ma il dato di fatto è questo,e bisogna guardarlo (per chi riesce) aprioristicamente e senza pregiudizi.Credo che in Italia film cosi è giocoforza che devono divenire un tiro al bersaglio,io mi sono affidato ad uno spirito di sana curiosita',pur rabbrividendo di fronte a crudelta' "rituali", ho voluto vedere e toccare "con mano" un documentario di cui mi hanno parlato tanto,un pezzo seminale che ha partorito un filone di "genere" anche cinematografico.Scandagliare l'assurdo e il brutto a piu' riprese,smascherare una realta' cruda e a volte nevrotica,restituendocela fedelmente,con un tocco grottesco e a volte volgare nei modus-vivendi e nel linguaggio.Ma "Mondo Cane" è "bello" proprio per questo,per una "genialita'" sui generis,fuori dagli schemi e inaproppriata per i tempi odierni.Sicuramente è un film controverso,sconsigliato ai sensibili e gli impressionabili,ma chi vuole accostarsi ai famigerati documentari del duo deve iniziare da qui,dalle terre d'oltreoceano e dell'Asia,nel conoscere l'antropologia e la socialita' di terre lontane da noi,senza pregiudizi ma con uno spirito di curiosita' piu' che di etica e morale,nonostante in alcune usanze tribali non esiste ne l'una e ne l'altra e Prosperi e Jacopetti ce lo dicono senza lasciare nulla all'immaginazione....

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