Regia di Anthony M. Dawson (Antonio Margheriti) vedi scheda film
L'uomo da sei milioni di dollari non si accontenta del suo già cospiquo patrimonio e va in vacanza premio in Amazzonia per fare incetta di pietre preziose purtroppo per lui la refurtiva viene imboscata da James Franciscus in un lago pieno di simpatici piranha e recuperarla non è facile tanto che metà del cast viene assaggiato dai voraci pesciolini, si salvano comunque le belle protagoniste: Karen Black ottima attrice, Marisa Berenson di una classe immensa e la povera Margaux Hemingway alla quale il destino concedette un avo così importante, un aspetto delizioso ma anche una fine così atroce sola ed abbandonata neanche quarantenne in una camera di albergo a consumare la sua ultima boccetta di barbiturici per non soffrire più.
Il film è davvero osceno e non sono solo i pochi mezzi tecnici a disposizione a renderlo tale ma anche una regia ingessata di Margheriti incapace di rendere emozionanti le scene d'azione e ancor meno raccapriccianti le uccisioni dei pesci carnivori poichè l'unico trucco scenico che ci viene propinato è un bel pò d'inchiostro rosso che macchia l'acqua e la tonalità è anche un pò troppo viva per sembrare sangue, inoltre la trama voleva essere una fusione fra il genere thriller e il caper ma è completamente sbilanciata verso il primo rendendo il tutto debolissimo anche sotto questo aspetto.
Gli unici ad aver goduto per questo film sono gli attori e la tropue dato che la location brasiliana è un paradiso e la mia impressione è che si siano fatti tutti una bella vacanza, beati loro.
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