La recensione su E allora mambo!

di Furetto60

6 stelle

Divertente commedia degli equivoci.

Film scoppiettante, tutto giocato sul rodato meccanismo della commedia a equivoci, la storia narra le divertenti peripezie di Stefano, il quale è un frustrato caporeparto in un'azienda di piastrelle, di circa trenta anni, con una moglie e una figlia, a carico e due mutui sul groppone. Un giorno, per un disguido bancario, di carattere informatico, si ritrova sul suo conto corrente, un inspiegabile accredito di sei miliardi di vecchie lire. Allora fingendo di aver acquisito una posizione lavorativa più prestigiosa e redditizia, ma che richiede lunghe trasferte, nasconde l’arricchimento imprevisto, alla moglie Lisa, alias Luciana Littizzetto e s'inventa una seconda vita in quel di Bologna, dove ha studiato e dove si sente a casa, per rivivere di nuovo tutte le sue allegrie adolescenziali ,di cui sente nostalgia, poi la sera però torna a casa e gioca con la figlia piccola come se niente fosse. Succede però che, passando da una festa all’altra, Stefano incontra una ragazza, Antonia, della quale si innamora perdutamente, decidendo perfino di andare a vivere anche con lei, ovviamente part-time, alternando le sue presenze ,tra la sua famiglia, e Antonia, con un ritmo frenetico e febbrile. In sostanza ama Antonia, ma è anche legato a Lisa e alla figlia.Allorquando Antonia resta incinta, decide perfino di sposarla ed è costretto a procurarsi generalità false, spacciandosi per albanese e avere due identità e due relative mogli, cosi da potersi sdoppiare tra due diverse famiglie, l’una ignara dell’altra. Complice non disinteressato, che gli tiene sponda in questo ginepraio di imbrogli è l’amico Mauro avvocatucolo squattrinato e fallito. Antonia, e Lisa, non sanno niente l’una dell’altra e non capiscono perché Stefano debba stare tanto spesso lontano da casa, ma ovviamente questa condotta oltre ad essere costosa è soprattutto stressante e anche difficile da gestire, tra una menzogna e l’altra, Stefano inevitabilmente si incarta a tal punto che le due mogli ormai divenute perfino amiche, scoprono l'inganno. Prima scioccate lo mollano, ma poi decidono di prendere in mano l’anomala situazione, approfittandone in modo bizzarro ma efficace, dividendoselo alla pari e investendo il suo capitale.

Canovaccio semplice, con una resa comica efficace, grazie ad una sceneggiatura brillante e alla prova di attori che all’epoca pur se ancora giovanissimi erano già promettenti e dotati di grande vis comica, come Luca e Paolo e la Luciana Littizzetto. Ovviamente non è una commedia memorabile, però funziona e diverte.

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