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Un colpo di fortuna

Regia di Woody Allen vedi scheda film

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La recensione su Un colpo di fortuna

di mck
8 stelle

“Dietro ogni grande fortuna c'è un crimine.” – Honoré De Balzac.

 

 

Vittorio Storaro, coadiuvato da Alisa Lepselter che stacca quasi sempre un attimo prima che i personaggi escano completamente dall’inquadratura/fotogramma che in quel momento sta incorniciando anche un dipinto appeso da Véronique Melery, organizza lo spazio e in esso muove la macchina da presa su steady-cam nel modo più kubrickiano (EWS) possibile.

 


Diegesi/Mimesi: game e set, con recidiva, ma senza match.
Extra-diegesi/mimesi: game, set e match, con recidiva.

 


Coup de Chance”, il 53° (compresi “Oedipus Wrecks”, “Don’t Drink the Water” e “Crisis in Six Scenes”) film alleniano scritto e diretto dal regista ebreo newyorkese a cavallo del suo 87° compleanno, è tanto classicamente fresco quanto tracotantemente consapevole della propria cattedraticità (moralmente dialogante con l’etica di “Crimes and Misdemeanors”, “Match Point”, “Cassandra's Dream”, “You Will Meet a Tall Dark Stranger”, “Irrrational Man” e “Wonder Wheel”) e il risultato è di una leggiadria invidiabile venata da un paio di momenti di una tensione quasi insostenibile, il tutto contrappuntato - in assonanza come in dissonanza - da “Cantaloupe Island” di Herbie Hancock (1940) - interpretata da Nat Adderley (1931-2000), che suona anche le sue “Fortune’s Child” e, col suo sestetto, “In the Bag” - e da “Bags’ Groove” di Milt Jackson (aka Bags; 1923-1999), realizzata da egli stesso non nella versione con Thelonious Monk dall’omonimo album di Miles Davis, ma in quella del “suo” Modern Jazz Quartet.

 

 

Gran cast che “esegue”, e non è poco: Lou de Laâge (Respire, l’Attesa, les Innocents, Blanche Comme Neige, le Bal des Folles, Tu Choisiras la Vie), sposata (potiche, femme trophée) con Melvil Poupaud (Trois Vies et une Seule Mort, Conte d’Été, Généalogies d'un Crime, le Temps Retrouvé, Combat d'Amour en Songe, le Temps qui Reste, un Conte de Noël, le Refuge, Laurence Anyways, Victoria, Grâce à Dieu, J’Accuse, Été 85, un Beau Matin, Frère et Sœur, Jeanne du Barry, l’Amour et les Forêts) e figlia di Valérie Lemercier (Vendredi Soir, Aline), incontra Niels Schneider (J'ai Tué Ma Mère, les Amours Imaginaires, Gemma Bovery, un Amour Impossible, Sibyl, Suzanna Andler) dopo aver condiviso con lui il set di “le Cahier Noir” (pardon: le aule e i banchi di un liceo francese a New York).

 

 

E poi iniziano le Scene di Caccia Grossa nella Forêt de FontaineBleau.  

 

  (“Hm… Quanto mi spiace mentirgli! Però gli mento lo stesso… Sì.”)

 

  (Arriva uno spettatore, e ti deduce l’anima.)

 

  (Murder, she wrote.)

 

  (“Restava comunque terrificante constatare il ruolo immenso svolto in tutte le cose da —.”)

 

Coup the Chance.


* * * * (¼) - 8.25     

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