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Gli innamorati

Regia di Mauro Bolognini vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Gli innamorati

di ethan
7 stelle

Tipico esempio di Neorealismo Rosa, 'Gli innamorati' - sceneggiato a più mani, tra le altre quelle di Pasquale Festa Campanile - è diretto con arguzia e i tempi giusti da commedia da Mauro Bolognini, cineasta che ha dalla sua anche la capacità di ricreare un'atmosfera - quella di un'Italia del ceto medio-basso, che si era ormai affrancata dallo spettro della Guerra e si avviava verso il boom economico rimboccandosi le maniche svolgendo lavori umili di giorno - nel film c'è un barbiere, una camiciaia, un meccanico - per poi ritrovarsi la sera nelle sale da ballo per trascorrere spensieratamente il proprio tempo libero e cercando di intessere relazioni con l'altro sesso - che avevo conosciuto unicamente attraverso i racconti di persone molto più anziane di me e che qui ho trovato rispecchiata piuttosto fedelmente.

Il film  è ambientato in un luogo circoscritto, una borgata romana e presenta una vasta gamma di personaggi, quasi tutti riusciti, e di piccole storie a sfondo sentimentale che ben si intersecano tra di loro e Bolognini riesce a far brillare ciascuna singola performance recitativa in un film che può definirsi corale.

Significative le prove di Valeria Moriconi, la camiciaia, Nino Manfredi, il barbiere a cui dà sempre buca la bella Adriana (Antonella Lualdi), a sua volta innamorata del donnaiolo Franco (Interlenghi), che ci prova con tutte le donne che incontra ed in particolare con l'avvenente Ines (Cosetta Greco), sposa delusa del più anziano di lei Cesare (Gino Cervi a suo agio anche con accento romano), titolare di un bar e Franco Raimondi, il meccanico che recita anche nei fotoromanzi (nel film si parla di fumetti, ma ai tempi forse si usava quel termine) per arrotondare il non certo lauto stipendio.

Il film conserva intatta una sua freschezza che lo rende ancora apprezzabile nonostante i suoi 60 anni di età e, se paragonato alle sconfortanti commedie dei nostri tempi, non fa che crescere il rimpianto per un cinema di genere che sapeva raccontare con leggerezza uno spaccato del nostro paese, che oggi pare nessuno saper fare più.

Voto: 7,5.

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