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Lo scroccone e il ladro

Regia di Sam Weisman vedi scheda film

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La recensione su Lo scroccone e il ladro

di FilmTv Rivista
8 stelle

Un piccolo anello di nessun valore, scatena una guerra senza regole e all’ultimo furto tra Kevin, un ladro professionista, e Max, manager di una grande società che in realtà è molto simile al suo antagonista nella passione per il furto. Durante un lavoretto notturno nella sua villa, Max scopre Kevin e nel parapiglia che ne consegue gli sottrae l’anello regalatogli dalla fidanzata. Colpito pesantemente nel suo onore di ladro, Kevin cerca di riprendersi il maltolto e innesca una sfida cosmica all’ultimo furto con il suo speculare contendente. La coppia Lawrence-DeVito funziona come un orologio svizzero, messo in movimento dalla pila atomica di due “ego” poderosi che si confrontano e in fondo si riconoscono simili. Il film regala momenti di grande comicità con gag esilaranti che funzionano sulla base di semplici meccanismi di azione/reazione, come quelli di un asilo infantile e il piccoletto terribile De Vito offre un’interpretazione irresistibile quando col suo gesticolante fraseggio, nevrotico e colorito, si produce nella scena dell’audizione in diretta Tv dinanzi a una commissione senatoriale. Il tutto partorito dalla fertile penna di Donald E. Westlake, scrittore profondamente cinematografico già autore dell’adattamento di “Rischiose abitudini”.

 

Recensione pubblicata su FilmTV numero 28 del 2002

Autore: Fabrizio Liberti

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