La recensione su Il ritorno di Diavolik

"Il ritorno di diavolik" ("Ôgon batto") diretto nel 1966
da Hajime Sato,devo dire che è un piccolo gioiellino.

La storia si svolge a Tokyo dove il planetoide Icaro,
vagante nello spazio,entra in rotta di collisione con la Terra.

Allora succede che in tutto il mondo gli scienziati
studiano per trovare un rimedio efficace per
l'imminente catastrofe.

Però proprio nella città di Tokyo hanno un cannone
potente che potrebbe essere utile,ma c'è bisogno
di un particolare diamante custodito tra le rovine di una
antichissima città sul mare e organizzano una spedizione
scientifica per recuperarla.

Durante questa,scoprono la tomba di Diavolik,
un leggendario eroe considerato il salvatore del genere umano,
e lo resuscitano versando dell'acqua sul suo scheletro.

Il nostro eroe scopre che quanto accaduto è da
imputare al crudele Nazo,un folle scienziato
dalle sembianze di un mostro che ha l'obbiettivo
di annientare l'umanità per diventare
dominatore dell'universo.

Il Film prodotto dalla Toei Tokyo è tratto dal fumetto originale:
"Ôgon batto" di Takeo Nakamatsu,meglio conosciuto in Italia
nella sua celebre versione animata,
sotto il nome di Fantaman,ed ha in cabina di regia Hajime Sato,
che si dimostra capace di realizzare qualcosa di
diverso nell'ambito dei "Cinecomix" Orientali.

Appena comincia ti accorgi immediatamente di essere
davanti a un B Movie con i fiocchi,e tutto scorre
verso il personaggio di Akira,che viene reclutato
da una organizzazione per salvare il mondo e comincia
subito da questa spedizione dove scoprono questa
tomba di un eroe che sarà fondamentale per la loro
missione perché ogni volta in difficoltà lo chiamano
con un pipistrello.

Il personaggio di Diavolik,ha un viso da teschio,
che fa riferimento ad un altro fumetto famoso negli anni '60
in Italia che era Kriminal,
e ha una risata che ricorda quella di Diabolik,
che ha mio parere è stata aggiunta in fase di
doppiaggio infatti a volte viene inserita a casaccio.

Ma poi sbuca il cattivo Nazo,oppure detto anche
il dottor Zero,che ha un costume imbarazzante,
perché sembra un gatto di peluche nato male,
con incorporato a una mano un cacciavite e scatta la risata!

Però il Film ha il merito di coinvolgere lo spettatore,
con belle scenografie,e comunque degli effetti speciali
dignitosi (il laser è troppo forte) e con la suggestiva
fotografia in bianco e nero di Yoshikazu Yamasawa,
che fotografa una Tokyio malinconica e a suo modo
nebbiosa e minacciosa.

Nel Cast figura Sonny Chiba,nel ruolo di Dr. Yamatone,
che era considerato uno dei migliori attori
di arti marziali di tutti i tempi e visto di recente
in:"Kill Bill" e "Fast & Furious-Tokyo drift",
e qui è uno dei suoi primi film.e in più
ci sono:
Hirohisa Nakata-Andrew Hughes-Wataru Yamagawa-
Chako van Leeuwen-Emily Takami-Andrew Hughes-
Hirohisa Nakata-Kosaku Okanu-Koji Sekiyama-
Yoichi Numata-Keiichi Kitagawa e Keiko Kuni.

Una curiosità sugli Attori che la versione del film arrivata in Italia,
è stata rimontata,americanizzando i nomi degli interpreti principali
in Peter Conway-Thomas Lee e Deborah Scott,ma io ho visto
quella originale perché è tutto scritto in modo Orientale.

Da segnalare nel Cast tecnico la musica di Shunsuke Kikuchi,
famoso nel campo dell’animazione per aver composto colonne sonore di cartoni
come "l’Uomo Tigre"-"Kyashan"-"Goldrake"-"Hurricane Polymar"
e "Dragonball", e infatti nel film sono presenti diverse musiche
prese da "Tiger Man" che uscì nel 1969,che qui spiccano nelle
sequenze di lotta di Diavolik.

In conclusione un Film gradevole,simpatico e dinamico,
meno ingenuo dei soliti B Movie Orientali,
che in 73 minuti miscela vari generi come
la fantascienza,il fumetto,l'Horror (per i cattivi),
che fa tenerezza per gli effetti speciali,che può
essere una riscoperta di un personaggio bizzarro
che aiuta l'umanità contro il male,e che nonostante
sia di un budget risicato,il regista Sato riesce con
la sua creatività e di mettere sempre nei punti giusti
la macchina da presa coprendo i difetti facendoli
diventare potenzialità,a mio parere un Film da
omaggiare e riscoprire.

Il mio voto: 7.