Regia di Krzysztof Zanussi vedi scheda film
Il cinema di Zanussi mi annoia, non posso farci nulla, forse sono io che non riesco a "penetrare" il suo mondo, a laasciarmi coinvolgere dal suo modo di raccontare. Persona non grata "recupera" certamente qualcosa del suo talento perduto nelle sue escursioni papesche.. è un film dalle tematiche forti di un pessimismo assoluto ma non riesce ad appassionare.. è questo è a mio avviso un "peccato" difficilmente perdonabile. E' un brancolamento nel vuoto, privo di speranza e di appigli di un uomo sperduto e diffidente, lacerato da dubbi e sospetti, dopo la morte improvvisa della moglie (ma il suo malessere esistenziale doveva essere palese anche prima: la scomparsa dell'amata compagna, è semmai la cartina di tornasole che fa emergere e ingigantire questo "male di vivere" (ricordate la vecchia canzone di Barbara.. insigne e pessimista cantautrice di scuola francese?). Il quadro potrebbe anche essre interessante (chi non è stimolato a confrontarsi con questi smarrimenti che ci appartengono e ci riguardano più di quanto possiamo o vogliamo ammettere? o a confrontarsi con la ennesima dimostrazione della "sporca politica" che ci circonda e ci avvolge?.. D'accordo qui si parla di un mondo lontano, di contraddizioni forse più profonde e radicate.... ma le constatazioni sono comunque sconfortate e confermano ancora una volta che tutto il mondo è paese). Non nego l'importanza del film, solo che mi resta distante, non riesce a toccarmi a coinvolgerni, a rendermi partecipe: rimango un freddo e spesso "assente" osservatore esterno... che si lascia semplicemente sfiorare: osservo distratto ma non assimilo... insomma tutto scorre in superficie nonostante la profondità dei temi...come acqua che non bagna.
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