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Bakterion

Regia di Tonino Ricci vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Bakterion

di undying
1 stelle

Pastrocchio realizzato in coproduzione con la Spagna. Girato in massima economia dietro una brutta sceneggiatura ed una regia praticamente da "pilota automatico". Privo di ritmo, storia e tensione...

 

Esperimenti segreti che hanno avuto origine durante la seconda guerra mondiale, vengono a distanza di anni ripresi in carico: al centro degli studi è un virus prodotto in laboratorio -esperito sui ratti- che dovrebbe consentire il predominio militare. Ma qualcosa va storto e a rimanere contagiato è il dottor Adams (Roberto Ricci). In lenta trasformazione, con il passare del tempo la creatura non ha più nulla di umano e scatena il panico per via di brutali delitti compiuti apparentemente senza ragione: prima una coppia, poi addirittura l'intera sala di un cinema vedono agire ciò che resta del dottor Adams. Intanto il capitano Kirk (David Warbeck), affiancato da Jane (Janet Agren), l'assistente del ricercatore, cerca di individuare ed eliminare l'infetto prima che intervenga l'esercito. Esercito che, dopo avere isolato la cittadina, per evitare il diffondersi del contagio sembra essere comandato per compiere una "pulizia" generale, vittima l'intera popolazione...

 

 

David Warbeck, Janet Agren ed un soggetto tipicamente da horror Anni '80: c'erano tutti i presupposti perché ne uscisse un film interessante. Magari non bello, ma curioso. Ma qui non c'è Fulci in regia, né tantomeno Sacchetti in sceneggiatura (che è invece opera di due spagnoli ben poco ispirati) e la misera coproduzione italo-spagnola naufraga nella più totale approssimazione.

Tonino Ricci ha provato ad affrontare un po' tutti i generi senza mai indovinare un film. E nonostante una filmografia discretamente corposa (oltre una ventina di pellicole) è rimasto più che altro famoso per questo Bakterion e per l'altrettanto brutto Bermude: la fossa maledetta. Questo la dice lunga sul tenore dei restanti titoli.

 

 

In quegli anni lo spettatore si sapeva accontentare di poco, dimostrazione ne sia il buon esito di film low budget (ad esempio del già citato Fulci).

In Bakterion purtroppo non funziona proprio nulla e anche gli effetti speciali  (diverse volte insistenti in scene di violenza) rasentano esiti mediocri.

Ad una brutta sceneggiatura, una inefficace fotografia, una regia senza alcuna personalità e scarsi effetti speciali ci si aggiunge anche Marcello Giombini, solitamente valido musicista (sua ad esempio la soundtrack de Le notti erotiche dei morti viventi) che qui compone una colonna sonora piuttosto anonima.

 

 

Certo: la scena in chiesa con i bambini protetti dal parroco mentre il mostro avanza ansimando ed emettendo fastidiosi grugniti, ha un suo effetto; e ancor prima, all'interno di un cinema, lo squarcio del telo di proiezione con conseguente assalto del contaminato e susseguente fuga degli spettatori urlanti sembra anticipare il Dèmoni (1985) di Lamberto Bava.

Ma è poco, troppo poco per giustificare un giudizio che si avvicini alla sufficienza, essendo il risultato ottenuto in questo caso ai confini del vedibile...

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