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All the Boys Love Mandy Lane

Regia di Jonathan Levine vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su All the Boys Love Mandy Lane

di Lina
6 stelle

Horror qui in Italia sconosciuto in quanto non è stato mai distribuito e che pur non essendo un gran film del genere, qualche buona qualità ce l'ha. La sua trama alquanto atipica e sconclusionata, è mediamente coinvolgente ed in certi momenti, sa rivelarsi misteriosa ed ipnotizzante. Non mostra nulla in maniera chiara o evidente, ma lascia allo spettatore il "compito" di capire bene le personalità dei personaggi ed il perchè delle loro azioni, comportamenti e vicissitudini. La tensione di tipo psicologico, è presente in maniera altalenante nella pellicola e perlomeno all'inizio sembra solo una banale ed anche noiosetta storiella basata sugli intrighi ed i problemi del mondo adolescenziale, ma poi, dopo un inaspettato avvenimento drammatico, la trama prende una piega diversa, facendosi più coinvolgente, malinconica ed oscura. I personaggi di contorno sono tutti poco approfonditi, ma la protagonista che è Mandy Lane, è davvero intrigante poichè riesce a suscitare curiosità con il suo solo sguardo. E' spesso silenziosa, eppure tutto ruota intorno a lei che è l'oggetto del desiderio di tutti i protagonisti della storia. I ragazzi muoiono dalla voglia di baciarla ed averla, ma lei si mantiene sempre fredda e sulle sue. Dà dunque l'impressione di "tirarsela" parecchio e viene più volte definita diversa, ma non le secca, anzi vuole che la considerino così. Solo che stranamente non disdegna che la sua vita ruoti intorno proprio a tutte quelle persone che sotto sotto disprezza perchè non fanno altro che dedicarsi all'uso di alcool e droghe e pensare al sesso libero, senza impegno.

Mandy non sembra provare interesse per gli uomini, nè sembra farle piacere ricevere le loro attenzioni o le loro advances, anzi, ad un certo punto si ha la sensazione che siano le donne ad attrarla, ma alla fine anche quest'impressione perde ogni conferma quando la vediamo uccidere proprio la ragazza alla quale aveva dedicato una serie di sguardi languidi e carezze assai ambigue. Man mano che la trama prosegue, i ragazzi del gruppo di Mandy vengono uccisi quasi tutti da un suo amico con il quale aveva rotto i ponti e purtroppo non si capisce perchè alla fine voglia morire anche lui proprio insieme a lei che naturalmente non accetta e riesce a salvarsi grazie all'aiuto dell'unico membro del gruppo che con tanto di colpo di scena finale, si scopre che in realtà le piaceva. L'epilogo dunque è alquanto kitsch poichè mostra un'evoluzione degli eventi davvero fredda, cinica ed un tantino insensata, ma come horror riesce a distinguersi dai soliti perchè pur offrendo poco terrore e poco splatter, è stilisticamente affascinante grazie ad una fotografia cupa e suggestiva che da sola già ne rende inquietante la visione agli spettatori e grazie anche all'abilità dimostrata dalla regia nella buona coordinazione di ambienti dark, colonna sonora, primi piani d'effetto, espressioni e mimiche facciali sempre indovinate ed efficaci ed una narrazione lenta, ma funzionale poichè sorretta da potenziali sfumature enigmatiche. Non c'è neanche una e dico una inquadratura sbagliata perchè Levine le ha azzeccate tutte rendendole probabilmente il maggior punto di forza del film che tuttavia, risulta parzialmente inconsistente e con poca anima.

 

Jonathan Levine

 

Non c'è male, ha un suo stile.

 

Amber Heard

 

Perfetta e convincente nel ruolo.

 

Anson Mount

 

Bravo.

 

Whitney Able

 

Brava, ha interpretato bene un personaggio timido, puro ed insicuro.

 

Michael Welch

 

Non c'è male.

 

Edwin Hodge

 

Bravo.

 

Aaron Himelstein

 

Bravo.

 

Luke Grimes

 

Bravo.

 

La colonna sonora

 

Adeguata.

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