Espandi menu
cerca
Fa' la cosa sbagliata

Regia di Jonathan Levine vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Stuntman Miglio

Stuntman Miglio

Iscritto dal 28 marzo 2010 Vai al suo profilo
  • Seguaci 126
  • Post -
  • Recensioni 1326
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Fa' la cosa sbagliata

di Stuntman Miglio
8 stelle

"Cerca di scoparti una ragazza di colore, io non ci sono mai riuscito ai tempi del college". Prima di separarsi, è questo l' ultima perla di saggezza che il bizzarro Dottor Squires lascia al suo incredulo e giovane amico Luke. I due sono legati da un rapporto indubbiamente sui generis : il primo, psicologo dalla vita sentimentale disastrosa con un debole per le droghe leggere (e non), il secondo, spacciatore adolescente e depresso alla costante ricerca di un qualcosa che non è in grado di definire. Amore ? Amicizia ? Stabilità ? Normalità ? Il terapeuta ascolta e consiglia, il paziente paga le sedute in bustine di marijuana. Certo Doc Squires non è proprio il classico esempio da seguire, in realtà è un eterno immaturo, instabile negli affetti e soggiogato dal vizio ma la sua filosofia del "fare la cosa sbagliata" sortisce buoni effetti in Luke che inizia a prendere in mano le redini della propria vita in una caldissima estate del '94. La prima sbandata proprio per la sexy figliastra dell' analista, l' incomunicabilità con i genitori, la routine dello spaccio nella New York "anti-droga" di Rudolph Giuliani ma soprattutto la scoperta di un vero amico, una sorta d' incontro generazionale che fa faville fra una canna ed un cuore spezzato. Tanta ironia ed il giusto disincanto in questo film dell' interessante Jonathan Levine ; il suo "Wackness" è un buon connubio di cinema da vedere e da ascoltare. Girato in modo dinamico con contaminazioni di stile ed alcune intuizioni di regia niente male, questo suo secondo lungometraggio risulta piacevole e divertente nonostante qualche eccesso di retorica nella seconda parte. Merito di un' intelligente sceneggiatura, firmata dallo stesso Levine, che sa essere politicamente scorretta nei punti giusti e vagamente accomodante nella morale di fondo. Sbagliando s' impara, sembra di leggere nei vari sottotesti e la grande verità vale tanto per Luke quanto per il suo mentore che forse è ancora più incasinato. "Sei un vecchio fuori di testa" gli viene ripetuto in continuazione ma lui persvera nell' accumulare esperienze, nel provare nuove sensazioni, nel vivere. Il percorso dei due si evolve in parallelo e ognuo trarrà giovamento dall' altro nonostante le loro vicissitudini personali siano destinate a franare miseramente. Sullo sfondo una New York meno ingombrante del solito, ben fotografata e funzionale all' ambientazione 90's fatta anche di piccoli dettagli come i graffiti sui muri e le musicassette con le compilations. Fondamentale nella riuscita del film rimane la sentita prova degli interpreti : Josh Peck ha la faccia ed il piglio giusto per affrontare il copione ma il merito maggiore lo ha nel riuscire a non svanire al cospetto di Sir Ben Kingsley che qui ci offre ancora una volta una grande prova d' immedesimazione nel personaggio. Talvolta sopra le righe forse ma tanto incontenibile da risultare contagioso. Spassosi i loro duetti ed il loro continuo gioco delle parti che si riflette persino nella colonna sonora : alla fine Squires si lascerà contagiare dal rap di Notorius BIG mentre Luke ci saluterà sulle note della fantastica all the young dudes di Bowie.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati