La recensione su La vita in un attimo

di LucioLoLoryLore

9 stelle

Il film è semplicemente meraviglioso e anche originale nella struttura a episodi poi tutti raccordati (non è inedito l'espediente dei personaggi che osservano loro stessi sulla scena) Ma credetemi, e davvero splendido. Di quelli che alla fine, dopo averti riempito l'anima, ti lascia svuotato di sé. E ne vorresti ancora, ma ormai è finito e non

resta che una profonda malinconia, non devastante, ma al contrario, consolante. O consolatoria.

(era per la rima e comunque è esatto anche consolante).

Tutti gli attori sono impegnati in ruoli così meravigliosi e così toccanti... che, già lo so, i più di voi avranno sicuramente stroncato.

Ma chi non ha visto la propria madre sotto un foulard per nascondere penosamente gli effetti della chemio...

Chi non ha perso un genitore o persino un figlio... in tragiche circostanze...

Chi non ha smarrito un amore per un drammatico evento, o per una semplice casualità - sempre nefasta comunque... temo non potrà ne capire, ne ovviamente, apprezzare l'opera in questione.

Chi il cinema è abituato a sezionarlo ma non a respirarlo... ad analizzarlo ma non a viverlo... questo film - già lo so - può solo stroncarlo.

L'esperienza, devastante e drammatica, di una giovane e felice coppia newyorkese (una deliziosa Olivia Wilde insieme ad un inedito e simpatico - poi devastato- Oscar Isaac), innesca una serie di conseguenze...

O meglio, è vittima di una sempre tremenda circostanza, causata da personaggi lontani da loro mille miglia - in senso letterale, proprio geografico -che innescherà poi la vera e pregnante conseguenza, la quale, darà origine all'intrigante vicenda che andrà dipanandosi nel tempo.

Non senza l'ausilio di qualche utile, flashback e flashward di facile comprensione...

Sarà una famiglia spagnola, in visita a New York a dare il via a questa sequenza di gravose situazioni dove, solo l'amore potrà aiutare i protagonisti coinvolti loro malgrado, nel tentare di superarle.

L'amore perseguito, certo... ma pure quello capitato.

L'amore "amore", quello sentimentale... ma pure l'amore materno, figliare e paterno.

Per questo accadimento, la famiglia si ritroverà irremidiabilmente spezzata, per riformarsi allargata, anni dopo.

Un ispirato Antonio Banderas è l'allargamento che si intuisce profilarsi all'orizzonte.

Gli altri due interpreti, gli altri due epigoni del triangolo... non li conosco, ma sono eccezionali. Davvero.

Come pure conosco soltanto di vista la coppia genitrice della famigliola "felice" che innesca tutta la vicenda.

Annette Bening coinvolta in un piccolo ruolo... ma grandemente spiazzante.

Subito corretto, però, da un sardonico Samuel L.Jackson giocato in un originale cammeo. I due Grandi attori fanno immediatamente decollare il film in maniera, anch'essa, molto originale.

Un film eccezionale che mi ha toccato così profondamente da levarmi quel sonno "chimico" che avevo appena inghiottito...

Portante ed importante colonna sonora basata sui successi dell'ultimo Bob Dylan, quello del ritorno sulla scena dopo anni giù dal palco.

Assolutamente da vedere... a patto ne abbiate le credenziali necessarie...

Ha un solo difetto a mio avviso: tutta la parte "andalusa"... è recitata in lingua originale con sottotitoli piuttosto estenuanti...

Ma so per certo che la maggior parte tra voi qui, preferisce, financo adora la "OV" e gli a loro superflui sottotitoli...

Io personalmente... per niente! :)

Voto 8½

Ps. molto interessante la teoria - e conseguente tesi di laurea - sull'importanza del narratore in un opera.

Il quale... è da considerarsi sempre poco attendibile... a patto che, costui, non sia la vita stessa; ma quella istantanea ed immediata, quella vissuta nell'attimo che viene narrato...

O un qualcosa del genere...

Sapete, la suddetta teoria l'espone un' Olivia Wilde inquadrata in primo piano... resta "un tantino" difficile seguire un concetto talmente astratto... per un etero... :D)

Cipicchia quant'è bellaaa...

E tremendamente brava!