Regia di Daniel Myrick, Eduardo Sánchez vedi scheda film
Appioppare una stella a questo film è come definirlo un capolavoro. E dicono che è il film che ha terrorizzato un pò tutti. A me mi ha fatto terrorizzare un cavolo. Non che mangiavo in quel momento un cavolo, sia chiaro, ma proprio questo film mi ha fatto ridere. Ridere di disgusto. La strega di Blair è la ruota del film, tiranneggia su tutti e sembra (anche se non si vede mai!!!) una delle solite streghe malefiche che corrodono le parti del corpo, oppure le solite streghe della "Trilogia delle madri" di Dario Argento. Ma qui si da il caso che i due registi abbiano fatto un lavoro di sperimentazione arretrata, ovvero tutti vanno a vederlo e si aspettano un dominio, una possessione sui loro corpi per la paura del film, ma poi ne escono come se il demone che è entrato in loro fosse, tutto ad un tratto, scomparso, esorcizzato da padre Lankaster Merrin nel famoso film "L'esorcista". La trama è un obrobrio di azioni indisciplinate dei tre (non) protagonisti: questi tre ragazzi decidono un santo giorno di fare un documentario sulla strega di Blair, che si diceva che fosse vissuta nel 700 uccidendo bambini. Si perdono nel bosco. Inizierà l'inferno. Quando Mick dice con tanto sillabe "vaffanculo!!" scoppio in una fragorosa risata. Come si fa ad essere così scemi e idioti a tal punto da urlare a squarciagola in un bosco senza nemmeno una presenza?? Roba deprimente. Prima ho accennato a dire i (non) protagonisti, semplicemente per il fatto che nel film i protagonisti sono le nostre anime, imperlate di demoni fino al collo che sembriamo la povera Anneliese Michel. Lucifero si addentra dentro di noi e ci risucchia tutto. Perfino la voglia di vedere film o andare al cinema. Che, anche di questi tempi, è cupo come una chiesa in fase di demolimento. E la demolizione è questo cinema horror che oramai ci ha stancato.
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