Regia di Kurt Wimmer vedi scheda film
Il film è monco di mezzora. Tagliata in fase di post-produzione. "Ultraviolet" è un "finto" live-action di un "animatrix" immaginario: se si entra in questa ottica la visione è soddisfatta, se uno crede alla burla del "remake" di "Gloria" è la fine. Il concetto di "patina" elegante e leccata in "Ultraviolet" non ha più senso: le superfici, i metalli, i vestiti, le armi, ecc. sono un unico, accecante, hi-tech traslucido trip, folle e delirante. Giusto prolungamento di questa visione sono le coreografie dei combattimenti: bizzarre, assurde, talmente esagerate da essere difficilmente superate per il totale sprezzo del ridicolo...e per questo che il nuovo gun-kata risulta divertente. Milla è, come al solito, fantastica e bellissima. Trama che non sta in piedi, personaggi mal definiti, ma se qualcuno crede che questo sia imperdonabile in "Ultraviolet" ..beh, si sbaglia. Solo per i fanatici delle arti marziali intransigenti: la citazione da "Lone wolf and cub" nella sequenza del bambino appeso al pozzo.
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