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Houdini. L'ultimo mago

Regia di Gillian Armstrong vedi scheda film

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La recensione su Houdini. L'ultimo mago

di supadany
4 stelle

VOTO : 5,5.

Sicuramente non è un film che risplende di luce propria, ma nemmeno uno tra i più brutti degli ultimi anni, almeno per me, come è stato descritto da tanti; è innegabile che manchi più di un qualcosa, ma tutto sommato è almeno decente e sostanzialmente adeguato per una visione tranquilla e senza tanti pensieri (anche se il consiglio rimane di rivolgersi altrove).

Certo è vero anche che, dopo “The prestige”, quando si affronta un personaggio come Harry Houdini ci si aspetta decisamente più magia, un po’ di immaginazione più fantasiosa e qualche tocco in grado di spiazzare lo spettatore; bene (cioè male) questi elementi sono quasi del tutto assenti in questa pellicola.

Il film si concentra sulla relazione tra Harry Houdini ed una finta sensitiva che ambisce a riscuotere i 10000 dollari messi in palio dal mago a chi indovinerà l’ultima frase a lui pronunciata dalla madre in punto di morte.

Purtroppo però i giorni rimasti da vivere al famoso illusionista non sono tanti dato che il destino sarà beffardo con lui.

Il problema maggiore della pellicola è la prevedibilità che va di pari passo con un ritmo più piatto che blando.

La storia, tra qualche situazione improbabile e qualche frase poco ispirata, prende una traiettoria lineare che non si scalfisce praticamente mai, mentre la figura del mago ha poca profondità (e Guy Pearce non aiuta), nonostante ci venga presentato come un personaggio pieno di dubbi, ma questi non emergono con decisione.

Sostanzialmente lo spettacolo offerto è comunque dignitoso, in una proposizione estetica scolastica, scadendo però un po’ troppo nel finale, molto fiacco, con poca enfasi intorno ai fatti che sanciscono la fine della vicenda.

Nel complesso un film deludente per quanto un minimo di appeal lo riesca a mantenere, ma da un cast discreto e da una regista solitamente concreta, e mediamente più elegante, era lecito aspettarsi qualcosa di un attimo migliore.

Abbastanza deludente, ma c’è di peggio.

Su Gillian Armstrong

VOTO : 5,5.
A parte alcune situazioni improbabili la sua regia risulta ordinata forse pure troppo finendo con l'essere quasi piatta.

Su Catherine Zeta-Jones

VOTO : 6.
Discreta presenza, ci mette impegno, ma il contetsto non l'aiuta.

Su Guy Pearce

VOTO : 5,5.
Ha tra le mani un personaggio importante, anche se non trattato al meglio.
Di certo il suo non è un contributo attivo.

Su Timothy Spall

VOTO : 6.
Comprimario come da consuetudine, ma non di lusso, a questo giro il suo operato è solo onesto.

Su Saoirse Ronan

VOTO : 6++.
Interessante, sempre più una promessa (devo ancora vedere "Amabili resti").

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