Regia di Matteo Cerami vedi scheda film
"Un film di Matteo Cerami": il nome del regista compare non soltanto prima di quelli degli interpreti (fra i quali i nomi di richiamo non mancano), ma addirittura prima del titolo del film stesso, proprio come usa fare per i grandissimi Maestri del cinema mondiale. Eppure dietro la macchina da presa c'è un illustre sconosciuto, non del tutto sprovveduto, ma comunque un trentenne di nessuna esperienza acclarata sul campo finora. Figlio del più noto sceneggiatore italiano, però: e tanto basta, perchè nel Belpaese ogni scarrafone è bello a mamma soia, ma certi scarrafoni sono - orwellianamente - più belli degli altri. Vincenzo Cerami aiuta il figlio anche in scrittura: e sicuramente qualcosa si sente dell'esperienza paterna, perchè il nugolo di personaggi e scenette di cui questo Tutti al mare è composto è solido, regge il peso dei novanta e oltre minuti della pellicola senza apparire troppo eterogeneo e quindi sfaldarsi. Rispetto a Casotto (Sergio Citti,1977, sempre scritto da Cerami senior e molto simile nelle intenzioni) c'è forse più varietà, sia in fase di scrittura, nel delineare un'umanità multiforme, un assortimento di figure più completo, che per quanto riguarda ovviamente le scene, che qui perlomeno un minimo cambiano (in Casotto l'unico ambiente di tutto il film era appunto un casotto balneare, in estate). Se in sostanza la storia tiene, c'è comunque da rilevare che i contenuti sono davvero pochetti e risaputi, poco oltre lo sketch, qualche passo sopra la barzelletta; in questo senso il personaggio di Proietti, che è certamente il più incisivo di tutto il lavoro, è però ben poco sviluppato umanamente: una macchietta, insomma. Riuscita, ma una macchietta: e qui chiaramente sta il limite principale per una storia che racconta così tante storie, senza riuscire ad approfondirne nessuna. Cast ben fornito: oltre a Proietti ci sono il bravo Marco Giallini, Ambra, Valerio Mastandrea, Anna Bonaiuto, Ennio Fantastichini, Ilaria Occhini e pure due comparsate di Pippo Baudo (nei panni di sè stesso) e di Vincenzo Cerami. Purtroppo in questo caso non stupisce che un esordiente appena trentenne possa usufruire della collaborazione preziosissima di Nicola Piovani (musiche) e Maurizio Calvesi (fotografia): si spera quantomeno che il ragazzo voglia osare di più nel suo prossimo lavoro, perchè le doti sembrano esserci e soprattutto con la strada spianata davanti non potrà permettersi di esitare oltre. 5/10.
Campionario estivo di varia umanità che passa le giornate presso uno stabilimento balneare romano.
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