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Speak No Evil

Regia di Christian Tafdrup vedi scheda film

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L'autore

Badu D Shinya Lynch

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La recensione su Speak No Evil

di Badu D Shinya Lynch
6 stelle

 

 

La cosa veramente incredibile è come io non riesca, probabilmente per la prima volta in vita mia, a formulare un giudizio netto e preciso sul film di Christian Tafdrup; a dire se Speak No Evil mi è realmente piaciuto o meno.

Una cosa, piuttosto, è certa: non mi era mai capitato prima d'ora che, da un punto di vista "orrorifico", il finale di un film riuscisse a turbarmi così tanto da affermare con assoluta certezza di non voler più rivedere il sopracitato lungometraggio. Non ci sarà una seconda visione. Eppure chi scrive è uno avvezzo a questo "genere di film"; chi scrive è un amante del genere horror e, nello specifico, del torture porn; chi scrive è uno abituato a questo tipo di "emozioni forti", peculiari, appunto, dei sopracitati filoni cinematografici; a determinati "scossoni" e shock provocati da opere come Amour, A Serbian Film, Despues de Lucia, Martyrs, Der Freie Wille, Twentynine Palms, etc.

Nonostante ciò, quello che più di ogni altra cosa mi ha sconvolto, nonché colpito e al contempo interessato, è la realizzazione azzeccata e "riuscita" della sopracitata sequenza: una scena, quella che vede direttamente protagonisti la coppia di coniugi, dal sapore primitivo e arcaico, che, proprio per questi aspetti, è come se agisse sullo spettatore, ovvero sul sottoscritto, a livello inconscio; una realizzazione "semplice" ed efficace che tortura e scuote l'anima come non mai; che riporta ad un dolore atavico e ad una malinconia primordiale.

Ci si sente così tristemente arresi e  tramortiti. Ci si sente sacrificati. Tutti insieme. Come se quel dolore ci appartenesse inconsciamente da sempre. E Christian Tafdrup è riuscito a farlo emergere.

Quel finale è come se fosse un monolite nero.

 

-

 

In sostanza, secondo me, il film è pure scritto abbastanza male. L'ho trovato registicamente e stilisticamente senza personalità. Non è accattivante. E potrei continuare...

...ma quel finale così inaspettatamente debilitante... quel finale così angosciantemente anacronistico...

Così crudelmente collettivo e arcaico.

 

Prima volta che, ripeto, sospendo il giudizio. Prima volta che non riesco a dire se il film mi è piaciuto o meno, e probabilmente nemmeno mi interessa farlo.

 

 

[*** perché FilmTv mi "obbliga" ad inserire un voto, ma in realtà non saprei e non è importante saperlo] 

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